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Roma verso un futuro sostenibile: aggiudicate le gare per nuovi impianti di trattamento rifiuti

Roma pone le basi per un futuro in cui i rifiuti non saranno più un problema, ma una risorsa preziosa per la città e i suoi cittadini

Camion dei rifiuti Ama a vasca ribaltabile

Mezzo Ama a vasca, detto "Costipatore"

Roma si avvia verso una svolta epocale nella gestione dei rifiuti, un tema che per troppo tempo ha rappresentato una sfida irrisolta per la Capitale. Sono state aggiudicate le quattro gare per la realizzazione di due impianti di biodigestione per il trattamento dei rifiuti organici e due impianti per il recupero di carta e multimateriale. Un passo decisivo per risolvere in modo strutturale e sostenibile il problema dello smaltimento dei rifiuti.

Un investimento strategico per la città

I nuovi impianti sorgeranno in quattro aree chiave della città: Casal Selce e Cesano ospiteranno i biodigestori, mentre Rocca Cencia e Ponte Malnome vedranno la costruzione degli impianti per il recupero di carta e multimateriale. Questi progetti, che prevedono un investimento complessivo di 328 milioni di euro, rappresentano una delle iniziative più ambiziose mai intraprese nel settore ambientale romano.

Il finanziamento, suddiviso tra 141 milioni di euro stanziati da Roma Capitale e 187 milioni di euro provenienti dal “Decreto Aiuti”, testimonia l’impegno dell’amministrazione comunale nel perseguire una strategia di sostenibilità ambientale a lungo termine.

Tecnologia e sostenibilità al servizio della Capitale

I due impianti di biodigestione avranno una capacità complessiva di trattamento di 200mila tonnellate annue di rifiuti organici, producendo compost e biometano. Quest’ultimo, una volta integrato nel ciclo di alimentazione della flotta Ama, consentirà di ridurre significativamente l’impatto ambientale del trasporto urbano, contribuendo a una reale autonomia circolare.

Parallelamente, gli impianti dedicati al recupero di carta e multimateriale, con una capacità complessiva di trattamento di altre 200mila tonnellate annue, rappresentano un altro tassello fondamentale nella strategia di riciclo e valorizzazione dei rifiuti. Il loro funzionamento permetterà di recuperare e reintrodurre nel ciclo produttivo materiali preziosi come carta, plastica, vetro e metallo, riducendo così la dipendenza dalle discariche.

Una nuova era per la gestione dei rifiuti a Roma

Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha sottolineato l’importanza di questi nuovi impianti per il futuro della città: “Roma deve essere una capitale moderna e proiettata nel futuro anche per quello che riguarda il trattamento dei rifiuti quotidianamente prodotti dalla città. Questi quattro impianti, unitamente a tutte le altre azioni che stiamo mettendo in campo, porteranno un contributo molto importante ad una soluzione strutturale di un problema che per troppo tempo ha rappresentato una periodica e ricorrente emergenza.”

Alfonsi: “Roma crede nella differenziata”

L’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, ha ribadito l’impegno verso una gestione sempre più efficace della raccolta differenziata: “Grazie a questi impianti potremo intercettare ingenti quantitativi di materiali organici, carta, plastica, metallo e vetro aumentando in modo significativo le percentuali di scarti avviati a riciclo. Questo testimonia in modo concreto e inequivocabile il fatto che Roma crede nella raccolta differenziata.”

Presidente Ama: “Roma, modello di economia circolare”

Il Presidente di Ama S.p.A., Bruno Manzi, ha infine espresso gratitudine per il supporto dell’amministrazione capitolina e ha ribadito l’obiettivo di rendere Roma un modello di economia circolare: “L’obiettivo è quello di una Capitale che diventi un modello di economia circolare in cui i materiali di scarto non siano più un problema ma una risorsa da immettere nuovamente nel circuito produttivo.”

Con l’aggiudicazione delle gare per la costruzione di questi quattro impianti, Roma si avvia a grandi passi verso una gestione dei rifiuti che non solo mira a risolvere le emergenze del presente, ma pone le basi per un futuro sostenibile, in linea con le migliori pratiche europee e internazionali. Un futuro in cui i rifiuti non saranno più un problema, ma una risorsa preziosa per la città e i suoi cittadini.