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Trasporti Roma, le notizie dal 24 al 30 luglio. Arrivano i tram: cosa cambia dal 1 luglio

Atac prevede chiusure mirate solo su alcune linee e per periodi determinati. Un passo in avanti in vista all’arrivo di 121 nuovi tram a Roma

Nuovi Tram

Dopo mesi di attesa, partiranno il 1° luglio i lavori di adeguamento del deposito tramviario di Porta Maggiore. Le chiusure non riguarderanno tutte le linee contemporaneamente.

Atac diffonderà i dettagli del cronoprogramma, che vedrà chiusure mirate solo su alcune linee e per periodi determinati. Un passo in avanti in vista all’arrivo di 121 nuovi tram.

La notizia che a partire dal 1° luglio inizieranno i lavori di adeguamento del deposito tramviario di Porta Maggiore, è stata confermata dall’assessore alla mobilità, Eugenio Patanè, in risposta a una nostra domanda diretta sul suo profilo Facebook. Questo intervento, atteso da tempo, è fondamentale per accogliere i 121 nuovi tram della lunghezza di 33,5 metri, che entreranno in servizio nei prossimi anni.

Per questi lavori, inizialmente, era prevista la chiusura di tutte le linee tramviarie (2, 3, 5, 8, 14 e 19) per sei mesi a partire da maggio, tuttavia, l’Assessore ha rivelato che ci saranno modifiche all’organizzazione dei lavori: non tutte le linee verranno chiuse contemporaneamente, al contrario, ci saranno chiusure mirate su alcune linee o tratte per periodi determinati di tempo, chiusure che Atac comunicherà a breve.

I lavori presso il deposito di Porta Maggiore sono solo una parte del più ampio piano di ammodernamento della rete tramviaria di Roma: in attesa della realizzazione del nuovo deposito del Centro Carni, prevista per il 2026, Porta Maggiore sarà ristrutturata per accogliere i nuovi mezzi.

Metro C: Atac al lavoro per riattivare la croce di inversione di Pantano

Sulla linea C della metropolitana di Roma si svolgerà a breve un importante intervento di manutenzione. Dopo il deragliamento del 2022, Atac ha avviato la gara per la fornitura dei componenti necessari alla riparazione della croce di inversione a Pantano, questo intervento consentirà di ripristinare la piena funzionalità del nodo ferroviario.

Dopo quasi due anni, sulla Metro C si interverrà per ripristinare la croce di inversione di Pantano, situata presso il capolinea Monte Compatri/Pantano, questo intervento si è reso necessario a seguito del deragliamento di un treno avvenuto nel novembre del 2022, fortunatamente senza danni a persone, ma che ha evidenziato criticità nella manutenzione dell’armamento ferroviario.

I fatti che riguardano Pantano

Nel novembre 2022, un treno deragliò sulla croce di inversione di Pantano, un incidente causato dal cattivo stato di manutenzione degli ancoraggi delle rotaie, l’indagine successiva condotta dalla DiGIFeMA – la Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie e Marittime del Ministero dei Trasporti – ha rivelato che Salcef, l’impresa responsabile della manutenzione ordinaria dell’armamento, non aveva correttamente valutato lo stato degradato dello scambio a forbice di Pantano e non aveva registrato adeguatamente le attività svolte. Anche ad Atac furono riconosciute delle responsabilità, con il direttore dei lavori che non aveva effettuato le necessarie verifiche sullo stato degli scambi e sull’operato dell’impresa.

In seguito all’incidente, il traffico ferroviario a Pantano è stato gestito sfruttando il flesso all’ingresso della stazione, utilizzando un solo binario per l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri, questa soluzione provvisoria ha permesso di mantenere il servizio attivo, ma ha limitato l’efficienza operativa della linea.

La gara di appalto

Per risolvere definitivamente le criticità emerse, Atac ha avviato la gara con CIG B1F40B239A, dal valore di 469 mila euro, per la fornitura dei componenti necessari al rifacimento della doppia comunicazione di binario, l’appalto prevede la fornitura di aghi e contraghi degli scambi, relativi cuori, giunti isolanti, rotaie e tutte le altre componenti indispensabili per la rifunzionalizzazione del deviatoio a croce di Pantano.

Questi interventi permetteranno di ripristinare la piena operatività del nodo ferroviario, garantendo maggiore sicurezza e efficienza al servizio, perché, una volta completati i lavori, il traffico ferroviario potrà essere gestito nuovamente su entrambi i binari.

Trasporto rapido di massa: Roma chiede fondi per Metro B e le nuove tramvie

In occasione dell’apertura del cantiere di Roma Trastevere, l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patané, ha ribadito la volontà di ottenere fondi per il nuovo sistema di segnalamento della Metro B e la costruzione di sette nuove linee tramviarie. Questi progetti saranno presentati al Ministero dei Trasporti nell’ambito dei fondi destinati al trasporto rapido di massa (TRM).

Roma Capitale sta preparando una richiesta di finanziamento che verrà presentata ad ottobre al Ministero dei Trasporti per migliorare e ampliare il trasporto pubblico cittadino, l’Assessore alla Mobilità, Eugenio Patané, ha annunciato l’intenzione di ottenere fondi sia per l’aggiornamento del sistema di segnalamento della linea Metro B sia per la realizzazione di nuove tramvie, durante l’apertura del cantiere di Roma Trastevere.

La richiesta per il segnalamento della linea B dovrebbe ammontare a circa 180 milioni di euro, questo nuovo sistema sarà fondamentale per incrementare la regolarità del servizio, andando oltre l’attuale mancanza di treni, che sarà comunque risolta con l’arrivo di nuovi convogli.

Inoltre, la città ha pianificato la realizzazione di sette nuove linee tramviarie, un progetto ambizioso che si inserisce nel quadro del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS).

Le nuove linee, la cui progettazione preliminare è stata avviata dalla precedente giunta nel 2021, includono:

  1. Linea tranviaria Via Barletta-Viale Angelico-Piazzale Clodio (M2-21)
  2. Linea tranviaria Viale Angelico-Ponte della Musica-Auditorium-Parco della Musica (M2-22), conosciuta come “tram della Musica”
  3. Linea tranviaria Stazione Tiburtina-Ponte Mammolo (M2-26), completamento della tramvia Verano-Tiburtina FS
  4. Linea tranviaria Piazza Mancini-Via Flaminia-Corso Francia-Stazione Vigna Clara (M2-16), prolungamento della linea 2
  5. Linea tranviaria Giardinetti-Tor Vergata-scambiatore A1 sud (Ma2-25), prolungamento della futura metro G
  6. Linea tranviaria veloce Anagnina (MA)-Tor Vergata-Torre Angela (M2-15), ex linea A-TA ora denominata metro H
  7. Tangenziale tranviaria Sud Marconi-Parco Appia Antica-Subaugusta (M2-28), prolungamento della tramvia Togliatti fino alla stazione metro Laurentina, con diramazioni verso via di Grotta Perfetta, Basilica San Paolo e viale Marconi fino alla stazione Trastevere.

Particolarmente strategica è la tramvia tangenziale sud, la più complessa da realizzare, su cui Patané ha sottolineato che saranno concentrati gli sforzi maggiori, tuttavia, resta l’incognita su come verranno finanziate queste opere, dato che il fondo per il trasporto rapido di massa è stato recentemente svuotato per il progetto del ponte sullo Stretto di Messina.

Anche in questo caso la critica sulla sovrapposizione del tram con la metro lascia il tempo che trova, alla stregua di chi contesta la sovrapposizione tra il tram Termini-Tor Vergata e la metro C. La parziale sovrapposizione geografica non è nei trasporti una sovrapposizione di servizi: la metro ha fermate più rade – oltre a non seguire totalmente l’itinerario di via Tiburtina – per percorsi di più ampia gittata, mentre il tram conduce i pendolari sugli spostamenti locali e dell’ultimo chilometro.

A cura di Andrea Castano di Odissea Quotidiana