2 giugno, anche quest’anno è una Festa della Repubblica in tono minore
A malincuore, il Presidente Mattarella opta di nuovo per la “sobrietà pandemica”: niente tradizionale parata militare, resta il sorvolo dei Fori Imperiali da parte delle Frecce Tricolori
Per il secondo anno consecutivo è un 2 giugno su scala ridotta causa Covid-19. Come infatti era già accaduto nell’annus horribilis 2020, e nonostante il costante miglioramento del quadro epidemiologico, il persistente timore dei contagi ha suggerito ulteriore prudenza. E così, alla fine, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha optato di nuovo per un programma minimalista. Anche se molto a malincuore.
Un altro 2 giugno in tono minore
Niente tradizionale parata delle forze armate e nessuna apertura dei Giardini del Quirinale. Anche se è stato predisposto il sorvolo delle Frecce Tricolori su via dei Fori Imperiali, resta comunque una Festa della Repubblica in tono minore.
Un’organizzazione che, malgrado ricalchi quella dell’anno passato, stavolta dev’essere stata particolarmente dolorosa per il Capo dello Stato. Che ci teneva moltissimo a celebrare con gli Italiani il 2 giugno – l’ultimo per lui da inquilino del Colle.
È il settantacinquesimo compleanno della Repubblica italiana, nata in questa stessa data, nel 1946, all’indomani del referendum istituzionale che la opponeva alla Monarchia. Una consultazione su cui gravano ancora delle ombre, benché ormai il suo esito sia universalmente accettato. La democrazia prevalse infatti con il 54,3% dei voti, sancendo de facto, al contempo, l’esilio (in Portogallo) dell’ultimo sovrano d’Italia, Umberto II di Savoia.
Per ironia della sorte, proprio alla vigilia di questa ricorrenza è venuto a mancare il Principe Amedeo, Duca di Savoia e d’Aosta. Che negli ultimi vent’anni era stato protagonista di un duro scontro dinastico col cugino Vittorio Emanuele di Savoia, figlio del “Re di maggio”. Rivendicando per sé e per i suoi eredi il titolo (puramente onorifico) di Capo della Real Casa.
Non tutti sanno, peraltro, che fu l’ex famiglia regnante a erigere l’Altare della Patria – il cui vero nome è “Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II”. Teatro, proprio il 2 giugno, della deposizione di una corona d’alloro, in omaggio al Milite Ignoto, da parte del Presidente della Repubblica. Uno dei (pochi) rituali sfuggiti, in questo 2021, alla tagliola della “sobrietà pandemica”. Buona Festa della Repubblica a tutti!