25 Novembre contro la violenza sulle donne, raccolta di sangue di DonatoriNati
All’evento di DonatoriNati, in piazza del Viminale, partecipano: Telefono Rosa, atlete del gruppo Sportivo Fiamme Oro e Fiamme Rosse per un messaggio di vita
Oggi pomeriggio, sabato 25 Novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Associazione DonatoriNati ha organizzato una raccolta straordinaria di sangue, affinché il sangue venga donato e mai più versato. All’evento in piazza del Viminale partecipano una delegazione di Telefono Rosa, atlete del gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato e Fiamme Rosse dei Vigili del Fuoco per lanciare tutti assieme un messaggio di vita e speranza nel prossimo. Un no secco alla Violenza che può essere debellata con una rivoluzione culturale, anche attraverso il volontariato.
Le donne che desiderano donare sangue, si pongono spesso molte domande, l’iniziativa sarà anche l’occasione per dare risposte e togliere paure e dubbi per esempio sulla frequenza delle donazioni. Le donne possono donare tranquillamente tre volte l’anno, alternando donazione sangue e donazione plasma/piastrine, ci sono poi dei periodi di astensione legati a gravidanze, post parto o assunzioni temporanee di farmaci, tutti casi che possono essere gestiti e valutati con i medici presenti all’iniziativa. Ad attendere le donatrici un’autoemoteca ed il personale medico dell’Ospedale Sant’ Eugenio.
“Non esiste un prodotto capace di sostituirsi al sangue umano –afferma Claudio Saltari Presidente Nazionale DonatoriNati – che è insostituibile e indispensabile nella terapia di molte malattie. Donare sangue volontariamente e con consapevolezza permette di aiutare gli altri, ma anche se stessi, poiché così facendo si alimenta un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufruire al momento del bisogno. In una giornata cosi importante, bisogna riflettere sul ruolo indispensabile della donna nella nostra società e sul rispetto che merita. Il nostro appello a tutte le donne in difficoltà inoltre, è quello di rivolgersi alle nostre istituzioni, che sapranno aiutarle”.