4 maggio, oggi inizia l’attesa e discussa Fase 2, il punto su regole e attività
Oggi inizia la tanto attesa e discussa Fase 2. Gli italiani sono chiamati alla responsabilità e ad una grande prova per il paese
Oggi è arrivato davvero il tanto atteso e discusso 4 maggio, giorno dell’inizio della Fase 2. Da oggi, come mai dal dopoguerra, gli italiani sono chiamati alla responsabilità e al senso di comunità.
Infatti, durante una pandemia di tale portata, nessuno può dirsi al sicuro se non tutela se stesso insieme agli altri, per mezzo del distanziamento sociale, delle sanificazioni e dell’accurato uso di guanti e mascherine. Sui mezzi pubblici occorrerà rispettare i segnaposto adesivi che ci indicano dove non dobbiamo sederci e così anche i bollini nella metropolitana che ci dicono a quale distanza dobbiamo mantenerci.
Cosa è consentito dal 4 maggio
Da oggi tornano al lavoro 4,4 milioni di italiani, mentre il dato relativo alle vittime registrato ieri, (domenica 3) nel nostro paese, è il più basso da quasi due mesi.
Le aziende che ripartono sono quelle manifatturiere: settore tessile, cantieri edili, commercio all’ingrosso, fiori e piante anche al dettaglio. Il premier Conte ha ribadito che il 4 maggio non è una data “via libera” ma l’inizio di una convivenza prudente con il nuovo coronavirus.
Si può far visita a parenti e fidanzati (ma non agli amici) e si potrà passeggiare nei parchi e fare attività fisica individuale all’aperto. La regola d’oro è sempre quella di evitare assembramenti. Si potranno anche ordinare cibi da asporto ma sarà vietato consumarli nel luogo di vendita e sono vietati tavoli fuori dai locali.
Intanto nel mondo
Intanto nel mondo sono stati superati i 3,5 milioni di casi di Covid-19, tre quarti di essi sono in Europa e Stati Uniti. Le accuse di Trump alla Cina proseguono e si fanno sempre più insidiose. Infatti secondo il presidente americano “La Cina ha nascosto la gravità della situazione e della malattia per fare scorte mediche”. In seguito alle accuse sull’origine del Sars-coV-2, sfuggito al laboratorio di massima sicurezza di Wuhan, la Cina non avrebbe informato l’Oms per gran parte del mese di gennaio, quando il virus già circolava e mieteva vittime, per avere il tempo di reperire le apparecchiature mediche necessarie. Accuse gravissime che hanno già destabilizzato i mercati in questi giorni.
Ricordiamo che per tutte le informazioni relative al virus e alle norme anticontagio è consultabile il sito dell’Istituto Superiore di Sanità.