8 Maggio 2014, scandalo in Consiglio Comunale
4 convocazioni a vuoto per mancanza di numero legale: seduta sospesa e rimandata
Quella a cui i cittadini romani presenti in Aula Giulio Cesare hanno assistito oggi, è stata una scena che definire vergognosa è forse un eufemismo. Gli scranni dell’Aula si sono mano mano svuotati, fino a che la seduta consiliare non è stata sospesa per mancanza del numero legale. 4 in tutto le convocazioni andate a vuoto. I lavori, intorno alle 18, si sono conclusi e sono stati rinviati a domani, ore 16.
Colpisce che, ad esser vuoti, fossero soprattutto i posti della maggioranza. Eppure, l’ordine dei lavori era denso di mozioni e di proposte di deliberazione.
Tra le proposte, quella di istituire il ‘Sistema delle Biblioteche Centri Culturali’ di Roma Capitale e quella di modificare il Regolamento del Consiglio Comunale, come richiesto dal 5S.
Tra le mozioni, una avente ad oggetto i criteri di economicità del Bando dell’Estate Romana; una avente ad oggetto l’applicazione della sentenza del Tar in merito al ricorso della Nuova Rugby Roma Asd, annullando l’aggiudicazione della gara per l’impianto sportivo ‘Tre Fontane Esedra Destra’; una avente ad oggetto un intervento presso la Regione Lazio per scongiurare l’ipotesi fallimento dell’ospedale Fatebenefratelli; un’altra ancora avente ad oggetto il mantenimento dell’esenzione, per i nuclei familiari a basso reddito, della quota contributiva per il terzo figlio ed alla conferma dell’orario attuale in tutti i nidi di Roma Capitale; un’altra ancora avete ad oggetto l’impegno a fornire il servizio di trasporto scolastico, garantendone la copertura sia con le tariffe che con i tagli agli sprechi; infine, altre due, aventi ad oggetto, rispettivamente, l’una l’impegno alla realizzazione del progetto per la riqualificazione e la riorganizzazione del parco giochi del Luneur, l’altra la richiesta di revocare l’autorizzazione all’apertura di un centro di accoglienza per immigrati in largo Chiaro Davanzati, a Settecamini.
Insomma, un calendario fitto e denso, riguardante molti aspetti della vita capitolina. Eppure, alla quarta convocazione, la seduta è stata sospesa. Presenti in Aula, una delegazione di rappresentanti dei nidi convenzionati, il Comitato 230B1 – per l’assunzione dei vincitori di un concorso indetto dal Comune di Roma – e una delegazione di dipendenti delle Biblioteche di Roma, più altri cittadini. Inutile dirlo, alla sospensione dei lavori, i cittadini romani sono insorti e hanno iniziato a gridare ‘Vergogna, buffoni!’.
Che la maggioranza fosse impegnata a discutere sulle nomine del CdA di Acea che, da ieri, fanno discutere gli stessi componenti della maggioranza? Forse, le questioni interne alla maggioranza valgono la scena a cui oggi abbiamo assistito? Si può sacrificare il bene dei romani, a maggior ragione in un momento come questo, con un bilancio che suona come una minaccia?