80 anni di Nicola Pietrangeli campione di stile
Intervista a Nicola Pietrangeli, il campione di tennis più amato, che compie 80 anni
Auguri a un uomo che rappresenta al meglio la nostra Italia, Nicola Pietrangeli, che compie 80 anni, un'età che presenta con un vanto tanto è in forma. Come passa il suo tempo migliore Pietrangeli?
Io sono spesso in giro, perché rapppresento la Federazione di Tennis in giro per il mondo, vado a vedere i tornei e la Coppa Davis, sono l’ambasciatore del tennis italiano.
Si incontrano ancora persone piacevoli?
Meno, molto meno, perché il mondo è cambiato, quello che mi stupisce molto è che la gente non ha più voglia di fare cortesie, prima quando mi dicevano: “Mi fai una cortesia? Io rispondevo: Due te ne faccio". Credo che ormai ci sia la mancanza di fiducia verso il prossimo, si pensano che poi devi rendergli il favore, non so come dire, se fossimo diventati tutti banditi e ladri allora sarebbe comprensibile ma se siamo civili allora aiutarsi è uno slancio umano.
La politica e Nicola Pietrangeli che rapporto hanno?
Nulla, nulla, posso solo dire che sento che tutti in politica danno la colpa agli altri a quelli che ci sono stati prima, nessuno prende responsabilità e per me è insopportabile.
Cosa non sopporta di Roma? Cosa le dispiace di più di questa Roma?
Mah…Non deve essere comunque facile per chicchessia mandare avanti Roma, l’assessore al traffico di Roma, per esempio, dev’essere malato per quanto è complicato, non credo a chi dice che sia facile risolvere i problemi di Roma, io non vedo un sindaco che riesca a risolvere in poco tempo, non ci credo, Roma è un bestia difficile da maneggiare.
Cosa chiederebbe agli amministratori?
Di intervenire su e buche e sicurezza. Le faccio un esempio, io da vent’anni vado in Kenya per le vacanze e se leggi i giornali italiani sembra che il Kenya sia un paese insicuro e pericoloso ma non è vero, succedono cose sicuramente più gravi in Italia, a Napoli e qualche volta anche a Roma.
Come mai è saltata la festa in suo onore che doveva organizzare la Federtennis?
Fermi tutti, qui c’è stato un equivoco, il Coni e la Federazione non hanno potuto farmi la festa, non è vero che non hanno voluto, non hanno potuto farlo per statuto, era una bella idea che non è stato possibile fare ma va bene così.