A 48 ore dalla riparazione si riapre la voragine alla Pisana
La denuncia di Fabrizio Santori e Marco Giudici e le segnalazioni dei citadini
Si dice che il numero perfetto sia il tre. E data la facilità con cui la voragine di via Luigi Moretti in Municipio XII alla Pisana si riapre, stiamo quasi rasentando la perfezione, si fa per dire. La voragine – circa 5 metri di diametro – come molti ricorderanno, si era aperta in seguito ai temporali della scorsa stagione: la forte pioggia avrebbe sovraccaricato la fognatura che quindi non avrebbe retto per poi cedere, provocando danni ingenti.
La buca, poi, era stata chiusa a fine settembre. Ma il tempo di una pioggia e di 48 ore, ecco che si è riaperta. E, dopo i primi interventi per il ripristino del manto stradale, ecco in corso d'opera un nuovo intervento.
"Il cratere si è aperto a causa della bomba d'acqua del 1 ottobre, ma il Municipio era intervenuto da poco tempo sullo stesso punto, per chiudere la stessa buca che si era aperta 4 mesi prima" – denunciano il consigliere regionale Fabrizio Santori e il consigliere d'opposizione in Municipio XII Marco Giudici, intenzionati a fare "chiarezza" nelle sedi opportune, ovvero in "Commissione Trasparenza, anche per conoscere le cause del dissesto e l'entità dei soldi bruciati per la prima riparazione, con riserva di presentare un esposto alla Corte dei Conti".
Una maledizione? Niente affatto. Secondo Santori e Giudici "solo il malgoverno della giunta di centrosinistra che ha abbandonato i nostri territori", che i due definiscono "malandati, abbandonati e in perenne degrado". Ciò che è noto anche a cittadini e residenti, i quali inoltrano numerose segnalazioni.
Ma la preoccupazione più grande deriva dal fatto che "ora che il Servizio Geologico Regionale è stato chiuso dalla giunta Zingaretti, sarà pressoché impossibile affrontare il problema della prevenzione idrogeologica di Roma". Per dirla con parole più semplici, siamo il Paese dei recidivi: "Le cause dell'apertura delle voragini e dei dissesti non è dissimile da quello avvenuto nel disastro di Genova, ossia il completo lassismo delle istituzioni su questo tema. Auspichiamo di non vedere le lacrime di coccodrillo del sindaco Marino e del presidente della Regione Zingaretti" – concludono Santori e Giudici.