A scuola con Chiara Ferragni e le griffe degli influencer
“La collezione di Chiara Ferragni per Pigna renderà il ritorno a scuola o in ufficio glam e stiloso”, tuona lo slogan dell’azienda sponsor
E fu così che anche le mamme più severe cedettero alle bizze delle figlie per avere il nuovo corredo scolastico colorato fluo. Tra cui spicca il rosa pastello, con impresso l’ormai inconfondibile occhiolino azzurro con ciglia dritte verso l’alto detto Eyelike. Ebbene sì, proprio lei, Chiara Ferragni, la regina delle influencer, si è impadronita anche (e soprattutto) del mercato della cancelleria e degli accessori scolastici.
Un ritorno a scuola glam e stiloso
“La collezione di Chiara Ferragni per Pigna renderà il ritorno a scuola o in ufficio glam e stiloso”, tuona entusiasta lo slogan del sito pubblicitario on line della nota marca di cartoleria che la sponsorizza, se pur dallo scorso anno, ma che si espande a macchia d’olio sempre con maggior velocità.
In molti non riescono a capacitarsi di come Chiara Ferragni possa essere artefice di questo formidabile successo, essi limitandosi a disprezzare lei e il suo mondo attraverso le rabbiose contumelie postate sui social network. Senza sapere che invece producono in automatico il risultato opposto che è quello di aumentare la sua popolarità e di conseguenza i suoi straordinari guadagni.
Più che miopi, i suoi detrattori sono semplicemente vecchi.
Ignorare oggi il ruolo degli influencer e dei youtuber nell’ambito del marketing commerciale significa aver vissuto in una campana di vetro negli ultimi vent’anni e non essersi accorti (o aver fatto finta di non accorgersi se non rifiutarsi accettarlo) del radicale cambiamento delle modalità di approccio del consumatore – sempre più follower che altro – a quel che piace e quel che no.
Non si tratta più infatti di “essere d’accordo” o meno col fenomeno in sé perché, oggettivamente, questa è la nuova realtà e bisogna quindi subirla. Come se si trattasse di una calamità naturale, ovvero a prescindere dalla volontà di chi resiste ai vecchi sistemi, se pur mantengono tuttora il loro antico fascino, tipico degli adorabili e ormai antichi “negozietti sotto casa”.
Tra gli Influencer vince chi seduce di più
Ma qui la partita è diversa, il gioco è spietato e vince chi seduce, chi consiglia meglio, chi ci sa fare di più nel promuovere il proprio prodotto.
Il sistema mediatico dei social network a livello globale ha beneficiato di una crescita esponenziale tale da far sì che almeno 35 milioni di italiani sono attualmente attivi per circa due ore al giorno sui social.
Parallelamente alla crescita si sono affermati nuovi settori di attività che si sono sviluppati proprio attraverso i social, tra i quali – per l’appunto – quelli dell’esercito degli influencer che sono diventati autentici punti di riferimento per il pubblico degli utenti.
Mene che meno che successore della figura del vecchio testimonial, l’influencer, in virtù della propria competenza nei principali ambiti commerciali, tra moda (per l’appunto), cucina, fitness, viaggi, consulenze varie (tra cui quella legale), videogiochi e così via dicendo, gode del meritato seguito online che si procura con la sua costante presenza sul web nel dare suggerimenti, idee, consigli.
Oltretutto, operare nell’ambito dell’attività del social media marketing, che è una forma di pubblicità commerciale con diversi tratti molto comuni alla sponsorizzazione, significa svolgere un compito con elevate modalità professionali. I piani di pubblicazione debbono essere molto precisi, sia sulla selezione dei contenuti che sulla previsione degli orari più adatti per la pubblicazione dei messaggi per fare in modo che vengano raggiunti per la visione al maggior numero possibile di utenti.
Chiara Ferragni nuova diva
E a volte riescono addirittura a dotarsi di un marchio proprio e ad immettersi sul mercato commerciale con prodotti che sponsorizzano la propria griffe, come è qui appunto nel caso della nostra Chiara Ferragni che è stata scelta anche da Liliana Segre per la sensibilizzazione dei giovani alle questioni razziste ed è stata chiamata da Diego Della Valle a far parte dei ranghi organizzativi delle sue celebri e quotatissime aziende.
Bravissima, quindi, questa giovane e fantasiosa imprenditrice capace di convogliare consensi con il suo modo di essere anche attraverso il suo ruolo di moglie, mamma e anche ispiratrice di valori fondamentali di elevato rilievo sociale. Come ha dimostrato poche settimane fa con la sua presa di posizione sul problema degli obiettori di coscienza che rendono difficoltoso l’esercizio del diritto di abortire.
Quindi, in generale, si è di fatto in presenza dell’evoluzione telematica rispetto alle riviste cartacee specializzate, che però offrono suggerimenti dal vivo e con l’identificazione di modelli sociali aggiornati in tempo reale da parte di chi è in grado di interpretarli e renderli appetibili al pubblico.
Perfetti sconosciuti iniziali, mostrano progressivamente una grande abilità a valorizzarsi agli occhi del pubblico. Ecco perché gli influencers sono i “nuovi divi” che si sostituiscono agli antichi modelli cinematografici, un tempo irraggiungibili. Che poi sono gli stessi che oggi – ormai in ribasso e lontani dall’effimero olimpo di quei pochi minuti di red carpet – si mettono a disposizione di tutti per farsi chiedere l’amicizia o il contatto, che peraltro accettano ben volentieri per dimostrare di avere più followers possibili.
Il vero pericolo di questo sistema riguarda invece i possibili contenuti su temi sociali e gli imprevedibili quanto dannosi effetti, dati dai rischi che potrebbero derivare dal condizionamento dei followers, soprattutto se giovanissimi, trasformandoli in odiatori sulla rete (i cosiddetti haters).
In ogni caso, è corretto monitorare costantemente il ruolo delle piattaforme rispetto a contenuti più delicati e mantenere sempre un elevato livello di attenzione per fare in modo che la veicolazione di contenuti di un certo tipo avvenga in conformità alle norme vigenti che sono sempre in costante e necessaria evoluzione.
Foto dal profilo Instagram di Chiara Ferragni