A Simone Cristicchi il Premio Norma Cossetto
A consegnare il premio Carla Isabella Cace, esule dalmata di terza generazione e membro del Comitato 10 Febbraio
L’edizione pilota del Premio Norma Cossetto è andata in scena in via della Missione 4, presso la sala stampa della Camera dei Deputati. A stringere tra le mani il prezioso riconoscimento, consegnato ai vincitori da Carla Isabella Cace, esule dalmata di terza generazione e membro del Comitato 10 Febbraio – nato in seguito all’istituzione del Giorno del Ricordo – Simone Cristicchi e Jan Bernas, coautori dello spettacolo Magazzino18. In sala anche il presidente nazionale del C10F Michele Pigliucci, ideatore del motto “dare un futuro al ricordo”, insieme a Emanuele Merlino e Lorenzo Salimbeni, entrambi esponenti storici dell’associazione.
“Per aver raccolto da terra una pagina di storia strappata e, con rigore, talento e professionalità, averla inserita nella storia comune della nostra Nazione segnando un prima ed un dopo per la storia del confine orientale”, spiega Merlino, Cristicchi e Brunas sono stati insigniti della targa dedicata alla memoria della giovane Norma, ventitreenne istriana e martire italiana. Di lei qualcuno ricorderà il volto sorridente, immortalato in una vecchia foto spesso associata dalla rete ai temi dell’esodo e delle foibe, ma pochissimi ne conoscono la storia e le circostanze della tragica morte. Il suo, come quello di molti italiani, è stato un destino tremendo: inghiottiti, prima, dai profondi pozzi carsici, poi, per lungo tempo anche dalla storiografia ufficiale finché non è stato istituito il Giorno del Ricordo con la legge n. 92 del 2004.
Bernas si è detto “emozionato, felice e orgoglioso di ricevere un premio intitolato ad una donna divenuta suo malgrado simbolo di una storia che Magazzino18 è riuscito a portare al di là degli steccati ideologici, pagina celata per molti anni e l’obiettivo è diffondere questa storia”. Purtroppo però, anche se esiste una legge nazionale istituita allo scopo di conservare e rinnovare la memoria di tutte le vittime delle foibe, affrontare il tema delle foibe nel nostro paese è ancora difficile. “Ci hanno accusato di revisionismo ma no, noi abbiamo solo guardato in faccia la realtà”, ha concluso il coautore ricordando al pubblico le minacce di morte e le molotov che fecero da cornice all’esordio dello spettacolo.
“L’esercizio del ricordo è la terapia per il futuro”: questo, spiega Simone Cristicchi, è il significato di uno spettacolo Magazzino18 che, non ostante i tentativi di boicottaggio, è incredibilmente arrivato alla 191esima replica. E non solo, incassi da record, pubblico da record e, a breve, alla scuole che ne faranno richiesta verrà distribuito il dvd perché “l’ostacolo alla diffusione della verità storica è anche rappresentato dal corpo insegnanti”, ha puntualizzato Cristicchi