Abbandono scolastico al 12,7%: l’istruzione italiana nella denuncia Save the Children
C’è inoltre il problema sommerso di quegli studenti che raggiungono il diploma ma con competenze insufficienti
Settembre è arrivato e le campanelle della scuola stanno suonando in tutti gli istituti italiani. Tuttavia non tutti i nostri ragazzi completano il primo ciclo di studio.
“C’è una forte disparità geografica nella dispersione implicita che raggiunge il picco in Campania, al 19,8%. Se si guarda alle competenze nelle singole materie, in Campania, Calabria e Sicilia più del 60% degli studenti non raggiunge il livello base delle competenze in italiano, mentre quelle in matematica sono disattese dal 70% degli studenti in Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Inoltre, l’abbandono scolastico nella maggior parte delle regioni del sud va ben oltre la media nazionale (del 12,7%), con punte in Sicilia (21,1%) e Puglia (17,6%) e valori decisamente più alti rispetto a Centro e Nord anche in Campania (16,4%) e Calabria (14%)” denuncia Save the Children.
Abbandono scolastico: in Sicilia il cattivo primato
L’Italia, all’interno dell’Unione Europea, è uno dei Paesi con il tasso più alto di abbandono scolastico: nel 2020 siamo stati il quarto Paese con più abbandoni, il 13,1%, dopo Malta 16,7%, Spagna 16% e Romania 15,6%.
Diversi i fattori intrecciati in modo complesso: economici, culturali, contesto familiare sofferente, che portano alla fuga dai banchi per iniziare invece la ricerca di un lavoro.
La dispersione scolastica in Italia, sia nella scuola media che nella superiore, riguarda principalmente i maschi. Secondo il Miur abbandonano le scuole medie lo 0,59% dei maschi contro lo 0,51% delle femmine, divario che cresce alla superiori (4% dei maschi e 2,6% delle femmine).
Competenze inadeguate
C’è poi un problema sommerso forse ancora più preoccupante, ossia quello che riguarda molti studenti che superano l’esame di maturità ma in realtà dimostrano di avere le stesse competenze di chi si è fermato alla scuola media. Si tratterebbe del 9,5%, secondo gli ultimi dati Invalsi.
L’Italia, mostra una percentuale del 22,6% (nel 2019 era del 22,1%) di problematiche nella formazione degli studenti (si tratta della somma tra il tasso nazionale di abbandono scolastico e le competenze di base inadeguate).
Perciò si vede nel Pnrr un argine all’abbandono scolastico e all’inadeguata preparazione nelle competenze scolastiche dei giovani.
Il ministero dell’Istruzione ha aperto dei progetti in 3.198 scuole, sia medie che superiori. La maggior parte dei fondi sono destinati al Sud, 255,8 milioni di euro, il 51,16% del totale. Prima regione per fondi contro la dispersione scolastica è la Campania con 79,3 milioni, a seguire Sicilia con 74,4 milioni, e Lombardia con 57,6 milioni di euro.