Aboliamo le Regioni e ripristiniamo le Province, più vicine ai cittadini
La mission delle Regioni è stata fallimentare: sanità, trasporti, scuola, agricoltura, turismo. Meglio ricostituire le Province
Le Regioni furono istituite negli anni ’70 a seguito di un patto scellerato tra la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano. Il potere centrale alla Democrazia Cristiana, Partito Socialista e altri partiti minori e quello periferico al Partito Comunista.
Il debito pubblico
Da quel momento inizia la crescita vertiginosa del debito pubblico causato principalmente dalle Regioni e da attività clientelari che dovevano promuovere il consenso elettorale. Negli anni ’90 il debito aveva già raggiunto i 900 miliardi di lire.
E’ pur vero che lo Stato era proprietario assoluto delle banche, delle assicurazioni, delle autostrade fino ai supermercati e ai panettoni di stato. Poi arrivò “Mortadella”, che ci fece ingoiare l’assurdo cambio lira/euro per entrare in Europa e iniziò a svendere i gioielli di stato. Quasi sempre offerti agli amici degli amici. Le Regioni continuarono a sperperare denaro pubblico attraverso una politica esclusivamente clientelare e spregiudicata e offrendo alla collettività servizi da terzo mondo. Aggiungiamoci l’incapacità di molte Regioni a presentare nei tempi e nei modi, progetti operativi per utilizzare i fondi europei assegnati all’Italia.
Le pecche delle Regioni
I contributi quasi sempre utilizzati parzialmente, per cui tornano sempre indietro. Le colpe sempre attribuibili alla classe politica che anziché selezionare e attribuire nomine a dirigenti competenti e con una elevata professionalità, hanno scelto troppo spesso i soliti amici degli amici, privi di preparazione specifica.
E’ da ricordare la recente nomina di un fisioterapista nello staff dei vertici della Cassa Depositi e Prestiti, cassaforte dello Stato stracolma di liquidità. Forse il nominato dovrà occuparsi del recupero fisico di alcuni capoccioni che ci governano. Queste scelte avvengono unicamente nelle nazioni sottosviluppate o in quelle nazioni dove la classe politica è mediocre, come in Italia.
Le Province più vicine ai cittadini
La mission delle Regioni è stata fallimentare: sanità, trasporti, scuola, agricoltura, turismo. E’ auspicabile che il Governo presieduto dal Prof. Mario Draghi tolga le competenze alle Regioni per centralizzare la sanità ed erogare servizi migliori a tutta la cittadinanza. Eliminando così le lunghe liste di attesa che solo un popolo di invertebrati può accettare. Poi dovrà legiferare per abrogare le regioni, troppo distanti dal territorio e dai cittadini per ripristinare le Province, che hanno sempre governato al meglio il territorio.
Cesare Giubbi