Abusi sulla figlia per controllare se è ancora vergine: a processo per maltrattamenti
La ragazza veniva chiusa in casa dai genitori, i quali controllavano ogni movimento e ogni telefonata che riceveva
Come riportato dal Corriere.it, i genitori di una ragazza di origini marocchine sono entrambi a processo per maltrattamenti. L’attuale 17enne, che ora vive in una comunità protetta, avrebbe subito violenze fisiche e psicologiche da quando era una bambina.
L’accusa più grave è quella di violenza sessuale nei confronti della madre, che avrebbe commesso abusi sulla figlia per controllare se ancora vergine. Preoccupata dal fatto che nessuno avrebbe più sposato la figlia, nella mente della madre c’era già il progetto, da brividi, di mandarla in Marocco, loro Paese originario, per l’infibulazione.
Abusi sulla figlia: a processo entrambi i genitori per maltrattamenti
Al centro della storia ci sarebbe anche la relazione (ostacolata dai genitori della ragazza) tra la 17enne e un ragazzo, più grande di lei di quattro anni. Secondo le ricostruzioni, infatti, la frequentazione tra i due non era pensabile per i genitori, considerata l’età del ragazzo e il fatto che fosse italiano.
“La picchierò finché non fa quello che dico io”
“La picchierò finché non fa quello che dico io“, sarebbero state le parole proferite dal padre della 17enne al ragazzo. La figlia, sentita con un’udienza protetta, veniva chiusa in casa dai genitori. Inoltre, quest’ultimi controllavano ogni movimento e ogni telefonata che riceveva la ragazza. La madre, ascoltata in aula, ha respinto tutte le accuse nei suoi confronti. Si dovrà attendere il 6 ottobre per la prossima udienza del processo.