Accordo stipendi per Idi e San Carlo di Nancy
Firmato un accordo a favore degli stipendi dei medici dell’Idi, del San Carlo di Nancy e Villa Paola
L'Associazione Nazionale Medici Istituti Religiosi Spedalieri (Anmirs) ha sottoscritto un accordo con l'amministrazione del Gruppo Idi che garantisce la normalizzazione della situazione retributiva, dell'attività libero professionale e il ritorno dell'assicurazione di responsabilita' professionale per i medici dell'Idi, del San Carlo di Nancy e di Villa Paola di Capranica.
Lo rende noto la stessa l'Anmirs precisando che l'intesa siglata prevede che gli stipendi vengano erogati in proporzione alla crescita del fatturato e l'istituzione di una cabina di regia tra medici e dirigenza come luogo di confronto e di concertazione per proseguire insieme nella strada del risanamento e come base per un'ulteriore crescita.
"Si tratta – spiega Donato Menichella, Segretario Nazionale dell'Anmirs – dell'ennesima concreta dimostrazione della buona volontà dei medici dell'Idi che, pur non avendo colpe nella crisi drammatica che ha colpito le strutture del Gruppo vogliono contribuire in prima persona al risanamento economico dello stesse. Al contempo prendiamo atto con soddisfazione della collaborazione mostrata dai nuovi vertici dell'Idi che hanno perfettamente compreso come i medici, cosi' come tutti gli altri dipendenti, siano una ricchezza da cui passa la ripresa economica e quindi la salvezza delle strutture e non un peso di cui liberarsi. Con l'arrivo della nuova struttura dirigenziale è stato finalmente possibile delineare un percorso di concertazione grazie al quale i lavoratori possono guardare con maggior serenità al proprio futuro. Per il ritorno ad un pieno fatturato è però necessario il ripristino della piena funzionalità della Radiologia dell'Idi e su questo fronte l'Amministrazione si sta confrontando con la Siemens che si occupa della manutenzione dei macchinari. E' fondamentale che le due parti trovino un accordo perché senza una Radiologia funzionante è impossibile recuperare quei livelli di produzione che garantirebbero il ritorno della piena occupazione".