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Acqua, la crisi idrica e il miracolo che esce dal rubinetto

Ho comprato dei rubinetti moderni che fanno sì che l’acqua scenda come sul letto di un torrente: esce fuori come un rivolo…

Lavandino con rubinetto di acqua che scorre

Negli ultimi mesi i fiumi italiani si sono svuotati, piove sempre meno, al punto che per recuperare dovrebbe piovere ininterrottamente 40 giorni (ma non era durato tanto anche il diluvio biblico?) e la cosa comincia a preoccupare seriamente i governi, si pensa a impianti depuratori di acqua salina come in Medioriente, dove la carenza d’acqua si è risolta in questo modo.

In Europa ogni mattina mi sveglio e ringrazio il profumo degli alberi, questa natura che sembrava a chi continua a vivere qui da sempre, così ovvia fino a ieri e oggi invece diventa un miracolo. Sento le vibrazioni degli alberi, la loro aura protettiva, il profumo di terra bagnata di rugiada e il respiro della terra. Questa terra ingabbiata nel cemento se sei in città ma che pur sempre ti lascia spazi verdi, anche negli alberi di un viale, o sulle sponde di un fiume.

Il respiro del verde e l’acqua del rubinetto

Dubai era l’assenza del verde, striminzite piante sorrette da tubicini di irrigazione che scorrevano come serpenti sulla sabbia che attorniava i tronchi delle piante, mi ricordava i tubi che collegano un malato alla sua flebo, in ospedale. L’aridità che diventava un senso più che d’oppressione, di malattia. Chi è nato nel verde, non si adatta a una società sintetica come quella degli Emirati. Puoi nutrirti di shopping mall, puoi cercare la forza della natura nel mare o nel vento che spinge le dune del deserto, ma non avrai mai attorno il respiro del verde.

E in questo respiro c’è l’acqua, altra cosa così ovvia che invece sarà all’origine, o forse lo è già, delle nuove guerre. I terreni alpini che sono i nuovi pozzi di petrolio, il nuovo oro in un futuro in cui il grado di siccità tocca punte insopportabili. Gli imprenditori intelligenti, già ci han fatto un pensiero in questo settore, ma qui si parla di governi.

L’acqua da noi si può bere dal rubinetto, diversamente che laggiù, dove nell’acquedotto rischiavano di girare anche bacilli di colera e per lavarti i denti, fare minestrone o pasta, usavi sempre quella della bottiglia. Acqua stagnante comunque, che sapeva di plastica dopo aver viaggiato mesi o essere stata esposta all’aperto a cinquanta gradi durante scarico e carico, un concentrato di bisfenolo e di chimica evaporato dalle bottiglie direttamente nei nostri stomaci.

Acqua sorgiva

Diversamente anche da Londra o Parigi e, forse, Milano, l’acqua che esce dal rubinetto diventa mentalmente acqua sorgiva. Hai questa fortuna: di accostare la bocca al rubinetto e bere a volontà. Durante la doccia, o mentre lavi i piatti… i miei bambini hanno capito il gioco, li diverte, per quelli nati qui è tutto automatico.

Ho comprato dei rubinetti moderni che fanno sì che l’acqua scenda come sul letto di un torrente: esce fuori come un rivolo, la puoi veder correre per dieci centimetri prima di scendere nella tua mano. Una musica che mi riempie di gioia. Non possono essere scontate certe cose. Salviamo il mondo cominciando dai nostri lavandini… ringraziamo l’acqua d’esserci per noi in questo modo, e cambieremo il mondo per la nostra nuova coscienza di preservare un miracolo.