Addio a Gino Strada, il fondatore di Emergency. Aveva 73 anni
Il medico Gino Strada è morto all’età di 73 anni. Era malato di cuore. Tra i progetti più rilevanti la fondazione dell’ONG Emergency
Da sempre impegnato nella lotta per la garanzia dei diritti civili, per la pace e per la giustizia sociale, chirurgo di guerra e fondatore dell’ONG Emergency, è morto oggi, venerdì 13 agosto, il medico di fama mondiale Gino Strada, dopo una vita vissuta all’insegna della solidarietà. Il fondatore di Emergency aveva 73 anni e soffriva ormai da tempo di problemi di cuore. A comunicare la sua morte fonti vicine alla famiglia, secondo cui, al momento del decesso, il chirurgo si trovava in Normandia.
Il progetto Emergency
Nel 1994, l’esperienza accumulata negli anni con la Croce Rossa spinge Gino Strada, insieme alla moglie Teresa Sarti e alcuni colleghi e amici, a fondare Emergency, Associazione indipendente e neutrale nata per portare cure medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Il primo progetto di Emergency, che vede Gino Strada in prima linea, è in Ruanda durante il genocidio. Nel 1998 parte per l’Afghanistan dove, l’anno dopo, Emergency apre il primo Centro chirurgico per vittime di guerra. Oggi Emergency è presente in Afghanistan con 3 ospedali, un Centro di maternità e una rete di 44 Posti di primo soccorso. Nel 2014 si reca in Sierra Leone, dove Emergency è presente dal 2001, per l’emergenza Ebola. L’Associazione ha curato oltre 11 milioni di persone.
La riflessione sulla sanità italiana e sull’emergenza pandemica
“Una riflessione sulla Sanità, indebolita da un costante spostamento di risorse verso il privato e il profitto, che in questi mesi di emergenza ha mostrato tutta la sua fragilità. La malattia non colpisce tutti allo stesso modo e non tutti abbiamo le stesse possibilità di cura. Crediamo che essere curati sia un diritto umano fondamentale. Per questo, vogliamo una sanità che sia pubblica, in quanto responsabilità dello stato. Universale, per curare tutti senza discriminazioni. Nazionale, per garantire a tutti gli stessi livelli di cura. Equa, per fornire lo stesso trattamento a tutti quelli che hanno lo stesso bisogno. Gratuita, per essere realmente accessibile a tutti. Di qualità, vale a dire la migliore disponibile secondo i progressi della medicina. No profit, perché la salute non può essere oggetto di guadagno per qualcuno. Laica, perché deve corrispondere alle leggi dello stato e non alle scelte religiose. Accogliente, per garantire il diritto delle persone a veder riconosciuta la propria dignità. Integrata, perché la salute è il risultato di politiche sanitarie appropriate, ma anche di scelte e politiche che riducono la disuguaglianza”. Sono le parole che Gino Strada ha pronunciato durante l’evento promosso da Emergency “Idee che fanno bene”.