Addio a Laura Antonelli, simbolo delle commedie anni ‘80
L’attrice è stata trovata morta nella sua casa di Ladispoli. Il film Malizia l’ha consacrata icona sexy
È stata trovata morta stamattina presso la sua casa di Ladispoli Laura Antonelli. A fare la scoperta la badante dell’attrice. Al momento sul posto carabinieri e polizia.
Laura Antonelli, classe 1941, fece il suo esordio nel 1964. È stato il film Malizia di Sampieri a consacrarla però come icona sexy. L’onda fortunata è poi continuata e Antonelli ha iniziato a lavorare con registi famosi come Dino Risi, Ettore Scola e Luigi Comencini.
Alla fortuna spesso bisogna associare un po’ di astuzia e furbizia e soprattutto buon senso, e forse proprio quello è mancato alla povera attrice scomparsa che, ancora molto giovane, viene accusata e condannata per spaccio di cocaina. È l’inizio del declino: dopo una condanna a tre anni e otto mesi, tenta una lieve risalita rilanciandosi col film che anni prima l’aveva resa celebre, Malizia 2000, sempre diretto dallo stesso regista. La pellicola è un flop e questo avvenimento convince l’attrice ad abbandonare definitivamente la scena pubblica e ritirarsi a vita privata.
In questi anni sono girate spesso sulle riviste di gossip le foto della Antonelli oramai lasciatasi andare, una normale signora che si reca a fare la spesa o a sbrigare le commissioni personali. Anche il suo vecchio amico Lino Banfi, compagno in alcune pellicole, aveva lanciato qualche anno fa un accorato appello perché le autorità si adoperassero per aiutare l’amica in gravi difficoltà economiche. Ma la Antonelli, donna probabilmente molto orgogliosa, non aveva apprezzato tale gesto chiedendo a tutti di dimenticarla.
E così è stato. Fino a stamattina. Morta da sola: il suo ultimo desiderio è stato esaudito. Da donna sexy, sogno di ogni uomo italiano, passando per donna invidiata, da ogni donna italiana, a anziana sconosciuta di cui nessuno si curava più.