Addio alle vecchie cassette postali. In arrivo le smart letter box
Poste Italiane, con un piano biennale, taglierà il numero delle buche delle lettere che saranno sostituite da quelle digitali
I nostalgici dovranno farsene una ragione. A breve diremo addio alle cassette postali. E’ in arrivo infatti una vera e propria rivoluzione che interesserà il settore delle telecomunicazioni. E’ quanto si apprende dall’Agcom, Authority delle Comunicazioni, che ha varato i “nuovi criteri di distribuzione delle cassette di impostazione nell’ambito del servizio universale“, dato in gestione a Poste Italiane.
Modernizzazione ed efficientamento
I numeri parlano chiaro: dai 7 invii ai 2 invii al giorno. Il rinnovamento è stato pressochè inevitabile. Un piano biennale, attraverso il quale Poste andrà a ridurre il numero delle tradizionali buche lettere, che da 46.500, diverranno 29.000. Un modo per tutelare le esigenze di piccoli comuni e aree rurali, anche se naturalmente l’evoluzione tecnologica è una delle motivazioni concomitanti. Si calcola che con “l’introduzione di cassette di nuova generazione denominate smart letter box“, sarà possibile il perseguimento del “processo di modernizzazione ed efficientamento della rete“.
Evoluzione del mercato postale
Cassette digitali per il futuro dunque, un passo in avanti in grado di riuscire a determinare, anche a distanza, il numero delle lettere imbucate. L’Agcom spiega che l’evoluzione del mercato postale “ha portato negli ultimi anni a una drastica riduzione dei volumi postali accettati attraverso le cassette di impostazione fino a rappresentare solamente una percentuale di circa il 3% del volume totale, con un trend di diminuzione di oltre il 20% annuo“.
Da quanto si apprende, inoltre la cassetta d’impostazione per il 92% della popolazione sarà situata entro la distanza massima di 1,5 chilometri dal luogo di residenza e a massimo 3 chilometri dal luogo di residenza per il 98% della popolazione.
Inoltre, sarà assicurata “la presenza di almeno una cassetta d’impostazione nei Comuni con popolazione fino a mille abitanti e la presenza di una cassetta d’impostazione presso ogni ufficio postale, nonché in luoghi di elevato transito quotidiano“. Parliamo di aereoporti, stazioni ferroviarie, capolinea dei mezzi di servizio pubblico (urbano ed extraurbano).
Non resta che attendere la trasmissione da parte dell’ente fornitore del servizio, cioè Poste, della comunicazione “all’Autorità il Piano di attuazione dei nuovi criteri di rimodulazione delle cassette d’impostazione, da realizzarsi in maniera graduale e omogenea sull’intero territorio nell’arco temporale di 24 mesi dalla data di trasmissione dello stesso“.
Intanto, un’era si conclude. In attesa di scoprire le evoluzioni di quella nuova.