Addio, grandissimo Vincenzo Cerami
E’ morto Vincenzo Cerami, sceneggiatore de “La vita è bella” di Roberto Benigni
Classe 1940. Romano, di origini siciliane. Scrittore, giornalista, sceneggiatore e drammaturgo italiano.
Candidato al premio Oscar nel 1999 per la sceneggiatura de “La vita è bella” di Roberto Benigni, Vincenzo Cerami è morto oggi, all’età di 73 anni, dopo una malattia che l’ha afflitto per più di un anno e mezzo.
La letteratura è stata la sua fedele compagna di vita, grazie anche a un maestro di tutto rispetto: Pier Paolo Pasolini, conosciuto tra i banchi delle scuole medie, quando Cerami era un semplice alunno e Pasolini un gran professore.
I due, poi, collaborarono insieme per la regia di “Uccellacci e uccellini”.
Non solo. Fu proprio Pasolini ad interessarsi alla pubblicazione di “Un borghese piccolo piccolo”, il primo libro del compianto Vincenzo Cerami.
Il libro però venne pubblicato un anno dopo la morte di Pier Paolo Pasolini, nel 1976, e divenne un celebre film di Mario Monicelli, grazie anche all’interpretazione di Alberto Sordi.
Ma il nome di Cerami è legato anche a “La vita è bella”, realizzato in collaborazione con Roberto Benigni, definito dallo sceneggiatore italiano come “la creatura più bella mai incontrata”.
Con Benigni, Cerami ha scritto anche “Il piccolo diavolo”, “Il mostro” e “Pinocchio”.
Tra le sue più celebri pubblicazioni, anche “Addio Lenin”, il romanzo in versi edito nel 1981; “Ragazzo di vetro”, del 1983; “L’ipocrita”, del 1991.
Tra gli altri registi con cui ha lavorato Cerami, anche Marco Bellocchio e Gianni Amelio.