“Adesso basta”. Commercianti infuriati a causa delle proteste No vax
Ormai stufi delle continue proteste dei No vax, i commercianti dicono basta ai continui tilt della città poiché disturbano le loro attività
Continuano le proteste No vax e No Green pass.
Il 16èsimo weekend di manifestazioni si è ripetuto sabato scorso, 6 novembre, in molte città italiane come Milano, Torino e Trieste.
Tuttavia, adesso a farsi sentire non sono solo i No vax, ma anche i commercianti stufi dei continui tilt che subiscono le città. Infatti, come polemizza a Mattino Cinque una commerciante “nel giorno in cui si lavora di più di tutta la settimana queste proteste disturbano l’attività“.
“Perdiamo in media il 20-30% dell’incasso ogni sabato” conclude l’esercente. A preoccupare però non è soltanto il fronte economico, ma anche quello pandemico. Infatti, l’aumento dei contagi in città come Trieste, probabilmente dovuti alle manifestazioni, fa temere una possibile marcia indietro.
Gli esercenti, ancora in ripresa dopo il lockdown e i due anni di pandemia, questa volta vedono il calo del profitto delle loro attività a causa dei quattro mesi di proteste.
Aumentano i focolai nelle citta cardine delle proteste
A Milano circa 4 mila manifestanti hanno invaso le piazze. Neppure questa volta le violenze e le tensioni sono mancate. A essere presi di mira, in questo caso, sono stati i giornalisti e gli automobilisti. I primi perché considerati una minaccia poiché, secondo i No vax, li raffigurerebbero in maniera distorta. Tra gli spintonati durante il corteo, dovuti a due manifestanti, c’è stato un giornalista di Fanpage.
“Difficilmente comprensibili per non dire al limite dell’ingiustificabile, soprattutto quando poi sfociano nelle violenze che qualche volta le hanno connotate” afferma Franco Locatelli – il coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts) e presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) – soprattutto perché “di fatto tutto quello che è stato fatto in Italia è stato cercare di offrire le migliori condizioni di protezione“.
Seppur le manifestazioni non sono state pacifiche nella maggior parte delle città, a preoccupare sono i contagi. Infatti, soprattutto dopo gli ultimi giorni il Covid-19 ha colpito ancora, causando una crescita dei focolai e dell’indice di Rt.
Secondo il bollettino pubblicato dal Ministero della Salute soltanto nelle ultime 24 ore i contagi sono saliti a circa 6mila. Fortunatamente è ancora al 4% l’occupazione delle terapie intensive a livello nazionale, però aumenta del 1% quello in area medica non critica.
Dati che però non fanno preoccupare particolarmente Locatelli che afferma, ospite a Mezz’ora di Lucia Annunziata, “non dobbiamo sottovalutare nessun segnale di allerta ma non dobbiamo neanche sfociare nell’allarmismo. E credo che il tutto sia largamente giustificato dal fatto che la situazione epidemica in Italia assieme alla Spagna e al Portogallo è la migliore di tutta Europa“.