Ai farisei di Bergoglio “grideranno le pietre”: appello ai lettori di “Codice Ratzinger”
Il Codice Ratzinger è uno straordinario sistema selettivo per separare i credenti dai non credenti, le persone di buona volontà dagli opportunisti
E’ ufficiale: ci vogliono far passare per cretini. E non è un eufemismo, basti pensare agli insulti ricevuti dallo scrivente: idiota, pazzo, imbecille, immorale, ebete, diabolico, perverso, profittatore, complottista e così via.
Caritatevoli epiteti sul Codice Ratzinger
I caritatevoli epiteti sono fino ad oggi provenuti da vaticanisti, sacerdoti bergogliani, professori, presunti intellettuali, catechiste, blogger “cattolici”, bergogliani e “una cum” (conservatori legittimisti di Bergoglio) i quali, poi, una volta gentilmente chiamati ad argomentare queste affermazioni, sono letteralmente evaporati.
L’ultima è di Giovanni Zenone, editore di “Fede e cultura”, che, in questo video, esprimendosi sull’inchiesta “Codice Ratzinger”, ha dichiarato:
“Vogliono tirarmi dalla loro parte – esordisce il nostro – perché io mi faccia diffusore di queste CRETINATE. Questo è assolutamente falso e non credibile. Non propagherò queste BESTIALITÀ. Non date retta a questo COMPLOTTISMO ECCLESIALE che fa ridere i polli”.
Non si capisce da quali iperuranii professionali il docente di religione Zenone, che scrive su “La Voce di don Camillo” ed è “visiting professor all’università di Scutari in Albania”, si senta autorizzato a dare del cretino a un giornalista il quale scrive per i principali quotidiani nazionali e ha portato avanti per due anni un’inchiesta di oltre 200 articoli raccolta in un volume, “Codice Ratzinger” (ByoBlu ed.) che in un mese è divenuto il secondo bestseller italiano per Mondadori e Rizzoli.
(Curioso poi che, nello stesso intervento, Zenone parli con disprezzo del “palermitano” Don Minutella, senza nominarlo esplicitamente, quando nel 2017 aveva pubblicato un suo libro).
Se si vuole contestare il lavoro altrui, benissimo, ma come scrivevamo su Libero, prima bisogna leggere l’inchiesta e poi attaccarla con argomentazioni razionali. L’unica del nostro Zenone è stata quella autosabotante secondo cui “papa Benedetto XVI è sempre stato chiarissimo”. Già in gennaio affermavamo che proprio per questo motivo, il fatto che un teologo adamantino e un uomo mitissimo e correttissimo come Joseph Ratzinger certo non poteva mantenere delle inspiegabili ambiguità, angosciose per tutti i cattolici, se non in caso di estrema, tragica necessità, come, per l’appunto, l’autoesilio in sede impedita.
Una “fantomatica” inchiesta
Sempre in tempi recenti, ricordiamo anche il direttore de La Nuova Bussola quotidiana Riccardo Cascioli che, urbanamente sollecitato con una lettera pubblica su Libero, non ha risposto, ma ha cassato l’inchiesta del Codice Ratzinger definendola “fantomatica”, senza nemmeno aver aperto il libro che gli era stato inviato.
In questi due anni abbiamo scritto una quantità di lettere aperte a canonisti, giornalisti, prelati e nessuno di loro ha mai replicato, se non, talvolta, con toni sprezzanti e maleducati. Ma sono stati tutti rigorosamente registrati, per evitare che, quando sarà, secondo il tipico uso italico, costoro divengano i primi a dirvi: “Ma lo sapete che Bergoglio non è il papa?”.
Non occorre essere cattolici per trovare un’analogia plastica con quanto riporta l’evangelista Luca. Gesù si trovava vicino al Monte degli Ulivi e la folla lo osannava: “Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
Esiste oggi un popolo che ha capito il genio e la grandezza del Vicario di Cristo Benedetto XVI, ma i farisei di oggi, come allora, spengono questi entusiasmi, non vogliono che egli sia riconosciuto e lodato come unico vero papa. Anzi, gli danno del modernista, del vigliacco o del “peggior papa di sempre” come la blogger-insultatrice seriale Ann Barnhardt. Da questi signori non ci si può aspettare nulla: purtroppo è oggettivo, hanno perso ogni onore e credibilità rifiutando qualsiasi confronto, anteponendo il loro superbo puntiglio o i loro interessi materiali alla sorte della Chiesa, del proprio Paese e dell’anima di un miliardo e 285 milioni di fedeli cattolici che stanno seguendo un pifferaio di Hamelin. Ne risponderanno davanti alla Storia e, per chi crede, davanti a Dio.
E così, alla fine grideranno le pietre, cioè le persone estranee a questa intellighenzia di “scribi”: i laici di buona volontà, le persone intellettualmente oneste che non hanno ancora mandato il cervello all’ammasso e sono in grado di capire il linguaggio di Benedetto XVI.
“Codice Ratzinger” a difesa di Papa Benedetto XVI
Come abbiamo già scritto, il Codice Ratzinger è uno straordinario sistema selettivo per separare i credenti dai non credenti, le persone di buona volontà dagli opportunisti, da tutti quelli che “tengono famiglia” e, sull’altare del proprio orticello, immolano le sorti della Chiesa.
E’ quindi ora di mobilitarsi e di metterci la faccia per difendere, insieme al vero papa Benedetto XVI, il nostro futuro, la fede cattolica, la nostra nazione e la nostra libertà. Ricordiamo quanto dichiarò Bergoglio a La Stampa il 15 marzo 2021: “Non bisogna sprecare la pandemia ma utilizzarla per costruire un nuovo ordine mondiale”. Avete presente di cosa si tratta?
Ci rivolgiamo pertanto ai professionisti che hanno letto “Codice Ratzinger” o l’inchiesta “Papa e Antipapa” messa gratuitamente a disposizione, in 60 capitoli, su ByoBlu.
Chiediamo a quanti fra Voi sono avvocati, giuristi, linguisti, latinisti, professori di lettere e filosofia, psicologi, psichiatri, teologi, canonisti, ecclesiastici, storici, esperti di comunicazione, giornalisti, di inviare a codiceratzinger@libero.it un commento di max 20 righe all’inchiesta per testimoniarne la veridicità, ognuno a seconda delle proprie competenze.
Per correttezza, vi chiediamo di corredare l’email con le vostre note professionali e l’autorizzazione a pubblicare per intero, o in parte il vostro scritto. I vostri appunti saranno prossimamente pubblicati insieme a quelli degli specialisti che già hanno fornito i loro riscontri in questo articolo.
E vediamo se i Farisei di oggi avranno ancora il coraggio di dire che sono “complottismi, bestialità e cretinate”.
*in foto di testata, una scena da “The Passion” di Mel Gibson