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AI, giornalismo, marketing e comunicazione: il dibattito a Roma Future Week

(Adnkronos) – Un’analisi approfondita dei nuovi trend del marketing e comunicazione digitale, confronti con grandi aziende ed esperti del settore sull’evoluzione della comunicazione d’impresa grazie alle nuove piattaforme tecnologiche come i social media, algoritmi rivoluzionari e AI. In prima linea per dar voce a questi temi e comprendere quanto la formazione sia fondamentale alla luce delle grandi evoluzioni del nostro tempo, i due appuntamenti organizzati giovedì 14 settembre a partire dalle ore 14.30 a Roma presso Binario F dal Master in Economia e Management della Comunicazione e dei Media dell’Università di Roma Tor Vergata nell’ambito della Rome Future Week®.  La manifestazione, che si terrà dall'11 al 17 settembre, si dedica all’esplorazione ed analisi delle nuove tendenze che stanno cambiando il presente per ridisegnare le esperienze del futuro, patrocinata dall’Università romana e di cui il Master, diretto dalla Prof.ssa Simonetta Pattuglia, è partner. In collaborazione con Eikon Strategic Consulting e Adnkronos, si parte alle 14.30 con “Extended Web Marketing and Communication. Strategie di marketing e comunicazione digitale per l’impresa che evolve”, primo panel moderato e introdotto da Simonetta Pattuglia, e durante il quale interverranno Paola Aragno, Partner di Eikon Strategic Consulting, Fabio Insenga, Vicedirettore dell’Adnkronos, Emanuele Mazzi, Innovation Director di Uniting, Valeria Chiappini, Associate Brand Director Brand Strategy & Guidance di Kantar e Mariano Tredicini, Head of Social Platforms & TIM Data Room di TIM. Un panel che offre una disamina accurata e dettagliata delle più recenti strategie, operatività e tendenze nei costantemente mutevoli settori di marketing e comunicazione digitale, protagonisti di una evoluzione senza precedenti grazie all'avanzamento tecnologico e alla diversificazione dei canali di comunicazione. "Il marketing e la comunicazione digitale sono in rapidissima evoluzione e, con la diffusione delle analisi dei dati e l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale, è prevista in logica cogenerativa una crescente personalizzazione delle proposte dei brand verso i consumatori e potenzialità di business ancora inesplorate per le imprese. Le organizzazioni, oltre a raggiungere nuovi e sempre più circoscritti segmenti di mercato, interagiranno in maniera sempre più diretta e coinvolgente con i consumatori e con i pubblici. Questo nuovo paradigma richiederà un bilanciamento tra tecnologie avanzate sempre più invasive della persona umana e rispetto della stessa, con un impegno costante verso trasparenza del marketing e della comunicazione e diritti della persona", commenta Pattuglia.  Grande protagonista del dibattito l’Intelligenza Artificiale, nei diversi settori di applicazione. "Se ne parla tanto, alcune volte a sproposito, ed è necessario mettere alcuni punti fermi. Primo, come avvenuto con tutti i grandi salti tecnologici, anche l’utilizzo dell’AI nell’editoria porta con sé rischi e opportunità. Per ridurre i rischi e far prevalere le opportunità è fondamentale condividere regole di comportamento e comprendere il più possibile uno strumento destinato a modificare competenze, mansioni e organizzazione del lavoro in tutte le redazioni", sostiene il vicedirettore dell'Adnkronos Fabio Insenga, riferendosi al mondo dell'informazione. Quando si para di analisi e misurazione dei media, "i vecchi modelli basati su calcolo probabilistico e dizionari hanno lasciato ormai il posto all’AI che però non sembra ancora in grado però di valutare con precisione tutti i testi. Troviamo ancora limiti nella contestualizzazione e nella capacità di riconoscere le sfumature e il sarcasmo", osserva Paola Aragno di Eikon Strategic Consulting. "Il marketing del futuro non sarà solamente una questione di creatività, ma una fusione tra arte e scienza – afferma Emanuele Mazzi, Innovation Director di Uniting – grazie all’AI e ai Big Data siamo sulla soglia di un'era in cui la personalizzazione non sarà solo un vantaggio, ma una necessità. Le aziende non si rivolgeranno più a segmenti di mercato, ma a singoli individui, prevedendo le loro esigenze e soddisfacendole in tempo reale. Il marketing del domani sarà un equilibrio tra innovazione tecnologica e integrità umana".   Ma quali sono, oggi, gli ingredienti che consentono a un brand di radicarsi in maniera profonda e solida nella mente del consumatore e qual è il segreto della distintività di un brand, ossia la capacità di rendersi insostituibile? Interviene su questo Valeria Chiappini, Associate Brand Director Brand Strategy & Guidance di Kantar: "I brand che si contraddistinguono per una forte difference hanno una performance significativamente più elevata degli altri non solo in termini di quota di mercato ma rispetto alla capacità di sostenere un premium price. Nel contesto inflattivo di oggi essere un brand different è più importante che mai ma è anche purtroppo sempre più difficile. Il percepito dei consumatori è quello di brand sempre più omologati e che competono per la nostra attenzione senza riuscire nella maggior parte dei casi a fare breccia".  A seguire il secondo appuntamento alle ore 16.40 in collaborazione con Justbit ed EPR Comunicazione, “Business Digital Evolution. Evoluzioni digitali per la comunicazione integrata d'impresa”, moderato e introdotto da Simonetta Pattuglia e che vedrà come speaker Iole Quercia, Head of Digital Communications Italy di Enel, Francesca Chiocchetti, Public Affairs Director di Wind Tre, Leonardo Murizzi, Digital Lead di Johnson & Johnson Italia, Diego Fornero, Social Media Strategy Consultant, Pasquale Quaranta, Diversity Editor de La Stampa e Carmine Esposito, Partner & Chief Sales Officer di Justbit. "Con questa sessione ci concentriamo sulle più recenti tendenze e progressi nel settore dinamico e in continua evoluzione della comunicazione d'impresa. Nel panorama mutevole del marketing e della comunicazione digitale, le imprese stanno adattando le loro strategie e i loro linguaggi. Le attuali tecniche di digital marketing, stanno trasformando le modalità di ideazione, progettazione, creazione ed interazione fra organizzazioni e persone, e fra persone. Un’analisi per comprendere come realizzare una strategia efficace che sfrutta le capacità digitali sempre più sofisticate per creare interazioni personalizzate e raggiungere nuovi livelli di engagement e di efficienza comunicativa", spiega Pattuglia.  "Le imprese stanno evolvendo in modo significativo anche il loro linguaggio sui social media. Questa è l’era degli algoritmi di raccomandazione, quella in cui anche i grandi brand competono con i creator per conquistare l’attenzione degli utenti e, per farlo in modo efficace, devono utilizzare il loro stesso linguaggio. TikTok ha segnato questa rivoluzione: oggi più che mai il contenuto è tornato ad essere il “King”, e senza intrattenere, senza coinvolgere, neppure il brand più riconosciuto è capace di conquistare davvero la propria audience", afferma Diego Fornero, Social Media Strategy Consultant. E Carmine Esposito, Partner & Chief Sales Officer di Justbit aggiunge: "Evolversi significa avere il coraggio di abbracciare nuovi modelli di linguaggio e tecnologie sempre più familiari agli utenti. Per questo ogni buona strategia di comunicazione nasce dall'ascolto, che nel digital può percorrere oggi forme sempre più efficienti ed efficaci, per raggiungere gli obiettivi di business attraverso piani personalizzati basati su modelli sempre più one-to-one anziché one-to-many". La strategia media digitale delle aziende "non può più essere limitata all’acquisto efficiente di spazi pubblicitari ma deve ambire alla costruzione di un ecosistema in cui i consumatori – con i loro bisogni – vengano posti al centro. Per raggiungere questo obiettivo, la sfida di noi “professionisti del digitale” deve essere quella di guidare questo cambiamento tanto sul mercato quanto dentro le organizzazioni", conclude Leonardo Murizzi, Digital Lead di Johnson & Johnson Italia. Come dimostra il progetto del gruppo Enel, #EnelOpenSchool – programma lanciato insieme a Centro Elis che mira a formare 5.500 giovani in ambito reti in due anni per creare un bacino di professionisti che potranno lavorare con le nostre imprese fornitrici per la gestione della rete elettrica – raccontato da Iole Quercia, Head of Digital Communications Italy di Enel: "Per comunicare il progetto abbiamo puntato su una comunicazione integrata, che lavora in modo sinergico su tutti i nostri touchpoint interni ed esterni. Siamo presenti, infatti, su tutti i mezzi, con una campagna always-on che privilegia formati a performance e che coinvolge anche influencer social e vlogger (video-blogger) in grado di ingaggiare le nuove generazioni grazie a dinamiche di immedesimazione e vicinanza ai ragazzi e con la promozione di contenuti di edutainment". —media-comunicazionewebinfo@adnkronos.com (Web Info)