Al Festival del Cinema di Berlino, Romy Schneider rivive in un film
”Tre giorni in Quiberon” il film sull’ultima intervista della grande attrice
Donna bellissima, dal fascino magnetico e sofisticato, con un allure aristocratico, sensuale e allo stesso tempo malinconica come il suo sguardo, un talento precoce e una vita infelice, questo e molto altro era Romy Schneider, attrice viennese naturalizzata francese, figlia dell’attrice tedesca Magda Schneider, che interpretò sua madre nei film dedicati a ‘’Sissi’’ che la videro giovane protagonista e che le diedero la fama internazionale a soli 17 anni. Una personalità fragile, i cui tormenti rivivono sul grande schermo nel film in bianco e nero ‘’Tre giorni in Quiberon’’, regia di Emily Atef, interpretato dall’attrice tedesca Marie Bäumer. I tre giorni del titolo rimandano ai tre giorni nella vita della Schneider, una sorta di biopic che racconta l’ultima intervista della diva e si concentra molto più sulla persona che sulla star.
Presentato alla 68esima edizione del Festival del Cinema di Berlino, è la storia vera della diva di fama mondiale che si rifugia in un hotel in un villaggio sulla costa della Bretagna, viene raggiunta da un’amica, e subito dopo arrivano il giovane e ambizioso giornalista Michael Jurgs e il fotografo Robert Lebeck per ottenere un’intervista per il settimanale tedesco ‘’ Stern’’. Ne scaturirà una profonda confessione, quasi un flusso di coscienza, in cui l’attrice rivelerà i suoi demoni: la perdita del figlio David 14enne, del quale la notte sentiva la voce e le sembrava di vederlo, l’amore per Alain Delon, l’abbandono del padre nei confronti della madre, il patrigno che sperperò il suo patrimonio. Sarà l'ultima intervista dell'attrice.
Tante sono le vicende che la portarono a una profonda depressione e all’alcolismo: due matrimoni falliti alle spalle, la rottura con Delon, la morte del primo marito, il regista Harry Meyen, impiccatosi con una sciarpa nella propria casa. I suoi problemi aumentarono dopo l’asportazione di un rene a causa di un tumore e soprattutto dopo la morte del figlio David, provocata da un incidente in cui rimase infilzato in un cancello nel 1981. In seguito alla quale, Romy Schneider morì neanche un anno dopo, a soli 43 anni nel maggio del 1982.