Al Palladium di Garbatella nasce l’Officina delle Arti
Presentata oggi, l’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini si rivolge a giovani diplomati tra i 18 e i 35 anni
Un laboratorio di alta formazione per il teatro, la canzone e il multimediale. Si tratta di un progetto promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con l'Università di Roma Tre e il conservatorio di Santa Cecilia, che prende il nome di Officina delle arti Pier Paolo Pasolini. La location è quella del Palladium, nel cuore del quartiere romano Garbatella. In questa sede, gli allievi dopo una selezione attraverso un bando di ammissione (già online su Laziodisu.it) saranno seguiti da un Comitato tecnico scientifico (CTS) e da coordinatori di fama nazionale.
A presentare questa nuova scuola di formazione, questa mattina al teatro Palladium, tra gli altri, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, il suo vice Massimiliano Smeriglio, il rettore di Roma Tre, Mario Panizza, il direttore del Santa Cecilia, Alfredo Santoloci e la presidente onoraria dell'Officina, Franca Valeri. Nei laboratori sarà quindi possibile apprendere specifiche tecniche e strumenti di lavoro per poi metterli in scena. Gli allievi dei tre corsi (teatro, canzone e multimediale) si uniranno per realizzare un prodotto finito e metterlo sperimentalmente sul mercato.
Officinalab è un progetto interamente gratuito e rivolto a giovani diplomati tra i 18 e i 35 anni. Sono previsti 25 posti per la canzone, 25 per il teatro e 18 per il multimediale. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.officinapasini.it. "Oggi – ha commentato Zingaretti – prende il via un'altra novità, un'altra innovazione, un'officina di formazione sulla canzone, sul teatro, sul multimediale che vuole essere soprattutto un'opportunità in più da offrire a una generazione. Questa è la città della cultura, e dare la possibilità, gratuitamente, di partecipare a corsi che aumentano la qualità, è un modo nostro per continuare una strategia di attenzione per una nuova generazione".
Secondo quanto spiega ancora Zingaretti, "il progetto è stato reso possibile grazie ai fondi europei che abbiamo recuperato dalla vecchia programmazione e che stavano per tornare a Bruxelles".