Al ristorante con bambini? I consigli da seguire per una giornata senza stress
Una serie di utili raccomandazioni da utilizzare quando portiamo bambini al ristorante, per una più serena permanenza per noi e per gli altri
Il piacere di una giornata passata in famiglia, senza stress, trascorsa in un ristorante. Buon cibo, divertimento e relax. Se però in famiglia ci sono bambini, non è detto che le reazioni di ristoratori e di altri clienti del posto siano sempre le stesse.
Soprattutto quando a questo si accompagnano cattive abitudini.
Il diverso trattamento riservato ai più piccoli
C’è chi come Gordon Ramsey, noto chef e personaggio televisivo che offre pasti gratis ai clienti più piccoli, chi invece come Panda Garden, ristoratore cinese in Inghilterra, che applica addirittura un prezzo maggiorato ai bimbi. Un rapporto più o meno complicato, perché loro malgrado, con la viva partecipazione dei più grandi, si rendono talvolta protagonisti di episodi potenzialmente spiacevoli. Variazioni al menu, passatempi rumorosi e una serie di comportamenti che possono recare disturbo a quanti condividono in quel momento lo stesso spazio.
Le regole indicate da Nicola Santini
È stato redatto un decalogo comprensivo delle regole da rispettare se si ha voglia di portare i bambini al ristorante. Lo ha fatto Nicola Santini, esperto di galateo e protagonista di programmi tv. Secondo il giornalista, è sufficiente rispettare alcuni semplici accorgimenti per salvaguardare la quiete di tutti.
Tavolo e perimetro d’azione dei bimbi
Si faccia attenzione, suggerisce Santini, a che i bambini abitino un perimetro abbastanza circostanziato al tavolo, così che possano essere più facilmente supervisionati, senza limitare la loro la possibilità di espressione. Si tenga presente che è preferibile ricordare ai gestori del locale opzionato la presenza dei bambini già dal momento della prenotazione. Così da permettere una più agevole organizzazione da parte dello staff.
Per esempio, se il ristorante utilizza per lo più tavoli rettangolari, sarà preferibile lasciare che gli adulti occupino la parte centrale con i bimbi ai lati. In presenza di tavoli tondi, meglio due vicini, uno per i genitori e uno per i figli.
Le agevolazioni per i bambini
Il decalogo suggerisce ai genitori di evitare di richiedere eccessive o particolari agevolazioni motivate dalla presenza dei bambini. Non è inoltre pertinente una giustificazione aprioristica nei confronti di eventuali comportamenti scorretti dei più piccoli. Questo perché personale e altri clienti non sono tenuti a tollerare volume di voce troppo alto o rincorse tra i tavoli, motivate dalla tenera età dei pargoli. E poco importa se il comportamento scorretto sia attribuibile anche ad altri clienti. L’emulazione, in questo caso, non è mai una opzione vincente.
Occhio al menu
A quanto pare i genitori dovrebbero anche prestare attenzione al menu del locale selezionato, informandosi sulla concreta possibilità di effettuare eventuali richieste specifiche o variazioni. Spesso capita infatti di pretendere pietanze a base di carne, pur avendo optato per un ristorante famoso per la cucina caratterizzata da specialità di mare. A questo si aggiunga la considerazione del fatto che il cibo per i bambini è più consigliato quasi in simultanea con l’arrivo degli antipasti per gli adulti, così da non lasciarli sentire in disparte. Un dettaglio che potrebbe indispettirli o innvervosirli.
Tempistiche diverse e giochi elettronici
Santini ricorda che, oltre alle raccomandazioni legate alle tempistiche differenti rispetto a un pasto consumato nella propria abitazione, con le quali i nostri figli devono rapportarsi, è al contempo un dettaglio tutt’altro che trascurabile, quello di prestare attenzione ai dispositivi elettronici, spesso utilizzati con un volume audio tendente al disturbo della quiete. Videogiochi, cartoni animati, ok, purchè sigle, doppiaggi ed effetti elettronici non danneggino gli altri clienti.