Al via la bonifica della discarica di via Marchetti
L’avevamo raccontata in occasione del nostro ‘Tour del Degrado’ nel Municipio XI
La discarica di via Marchetti, nella zona della Muratella, ve l'avevamo raccontata in occasione del nostro 'Tour del Degrado' nel Municipio XI (pt.1), insieme a Marco Campitelli, esponente del Comitato DifendiAmo Roma.
Marco Campitelli, che ci ha accompagnati nei luoghi del degrado, ci ha fatto notare lo stato di degrado di quella zona. A partire dall'ex impianto Alitalia di via Toyoda, ora adibito a vero e proprio centro di riciclaggio di ferro e altri materiali, come testimonia il continuo via vai di camion che traportano proprio questi materiali. Lo stabile, contornato di rifiuti sparsi qua e là, è occupato da abusivi.
Di fronte all'ex impianto Alitalia, il parcheggio di via Toyoda, dei dipendenti dell’ex impianto Alitalia e di quelli degli uffici ad oggi ancora attivi, che in realtà è deserto. Oltre al furto dei tombini (avvenuto in varie zone del Municipio XI), sono state rubate anche le grate presenti all’interno del parcheggio, con il risultato che, un autista inconsapevole, può rimanere incastrato nello spazio lasciato vuoto dalla grata rubata. L’unico lampione presente è, nemmeno a dirlo rotto. In ogni caso, per gli avventurieri, una scritta in stile dantesco avvisa tutti: “No Entry”. Insomma, “lasciate ogni speranza…”.
Da segnalare anche che il parcheggio e l’ex impianto sorgono a ridosso di una riserva naturale, chiaramente mal manutenuta. Inoltre, il parcheggio abbandonato è vera e propria terra di nessuno: non si sa a chi appartenga l’area, di chi sia la competenza ad intervenire. Risultato: nessuno interviene, e tutto viene lasciato così com’è.
Ma la vera sorpresa arriva quando ci si affaccia dalle balaustre del parcheggio abbandonato. Definirla discarica è forse riduttivo: l’area, abbandonata 2 anni fa, ancora non è stata bonificata. I rifiuti abbondano e nessuno pulisce.
Almeno fino ad oggi. E' infatti di pochi ore fa la notizia di un intervento in corso proprio nei confronti della discarica di via Marchetti e di quella di via Lanfrano Maroi, nei pressi di un liceo scientifico, dove avevamo rinvenuto – sempre in occasione del nostro 'Tour' – dei cavi contenenti rame rubato.
"Si trattava di una situazione a dir poco vergognosa: cumuli di rifiuti di ogni genere a ridosso di una scuola (via Maroi) o della Riserva Naturale della Tenuta dei Massimi (via Marchetti), prossimi ambedue a quartieri residenziali e uffici. Da mesi segnaliamo, con l'aiuto del consigliere regionale Fabrizio Santori, questo scempio agli organi preposti, dando voce al disagio tremendo vissuto da residenti, commercianti e lavoratori di queste zone. Finora il Municipio si era contraddistinto per immobilismo. Siamo addirittura arrivati a promuovere un 'Tour del Degrado' in queste aree per sensibilizzare le istituzioni, che 'finalmente' hanno dato risposta" – ha dichiarato proprio Campitelli, secondo il quale l'azione congiunta del Comitato DifendiAmo Roma e di Romait ha contribuito a sollecitare l'intervento dell'amministrazione municipale, guidata da Veloccia.
Nonostante la soddisfazione, Campitelli mette in guardia: "Crediamo che questi quartieri abbiano già dato abbastanza in termini di degrado. Ci auguriamo quindi che l’amministrazione locale e le Forze dell’Ordine abbiano predisposto controlli severi e continui per le strade interessate, così da prevenire che si riviva un tale scempio. Vigileremo perché ciò accada".
Sulla questione, anche i consiglieri in quota Forza Italia dello stesso Municipio XI, Marco Palma e Daniele Calzetta, si sono espressi. Secondo i due, "l'intervento in corso nella mattinata, purtroppo l'ennesimo della serie, è la prova provata che quest'area deve essere assegnata ad un privato per la gestione senza variarne, come da piano regolatore, l'utilizzo".
"E' evidente – aggiungono – che l'azione dell'amministrazione volta a bonificare periodicamente questi spazi lasciati al degrado ed all'abbandono per responsabilità di pochi ma decisi incivili, ha costi insostenibili che nel 2011 sono stati quantificati in circa 70 mila euro l'anno, con esclusione del vicino fosso, per il quale la manutenzione è cosa rara. Auto rubate, incendiate, amianto, rifiuti di ogni tipo e riconducibili sia a gommisti che a carrozzerie e siringhe, rappresentano lo scenario che, periodicamente, occupano il vasto piazzale che era stato destinato a parcheggio pertinenziale all'ex centro Alitalia".
Secondo Palma e Calzetta bisogna convincere l'amministrazione di prossimità, quale è il Municipio, "che una gestione non onerosa degli spazi che inoltre garantisca la vigilanza e la riscossione di un canone potrebbe essere possibile".