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Alain Ducasse apre ristorante a Roma. Vissani: “E’ sempre lo stesso da 30 anni”

Lo chef sul nuovo ristorante di Alain Ducasse a Roma: “Tutti quei locali e non è mai presente. Famoso perché la cucina va indietro”

Un collage con le foto di Alain Ducasse e Gianfranco Vissani

Alain Ducasse e Gianfranco Vissani

94 insegne attive in 11 Paesi e tre continenti. Un vero e proprio impero costituito da 2.000 dipendenti, insignito di 20 stelle Michelin. Una firma illustre che a breve sbarcherà anche nella capitale. Parliamo di Alain Ducasse che sta per aprire un nuovo ristorante nella città di Roma.

Il ristorante gourmet, 5 stelle lusso, aprirà a pochi passi da Piazza del Popolo, all’inizio di via di Ripetta. Secondo gli addetti ai lavori i preparativi fervono con una grande attesa da parte di un folto seguito. L’inaugurazione è prevista per il prossimo autunno, verosimilmente in ottobre.

Quel che è certo è che Ducasse, titolare (tra gli altri) dei ristoranti Le Louis XV, all’interno dell’Hotel de Paris a Monaco, de ll’Alain Ducasse di Parigi e del Jules Verne sulla torre Eiffel, caratterizzerà il centro storico romano grazie a un tocco di alta cucina.

La struttura

Ad ospitare il ristorante, il Palazzo Serroberti Capponi. A siglarne il restyling, dopo che a Napoli per un’altra sua struttura era stato chiamato il nipponico Kenzo Tange, è stato Zaha Hadid.

Pare che al suo interno saranno presenti oltre 74 camere e suite completamente diverse tra loro, un cortile aperto pari a duemila metri quadrati con piscina interna ed esterna. In più, una lounge e un rooftop bar, che si aggiunge a uno spazio wellness e spa.

I ristoranti saranno dedicati alla tradizione, e alla fine dining curata dal cuoco francese.

Biografia di Alain Ducasse

Di umili origini Alain Ducasse è nato il 13 settembre 1956 a Castel-Sarrazin, al confine con la Spagna, in una famiglia di contadini. Ha studiato da Michel Guérard, icona della cucina francese e della Nouvelle Cuisine, all’epoca 2 stelle Michelin, ma ha lavaorato al fianco di un altro mostro sacro della cucina francese: Roger Vergé.

Dopo una carriera sfavillante, nel 2010 è il primo cuoco a il primo cuoco a governare contemporaneamente 3 ristoranti con 3 stelle Michelin. Nel 2018 il ristorante del Plaza Athénée si è classificato al 21mo posto della World’s 50 Best Restaurants.

Lo straordinario record è legato al fatto che, per la diciassettesima volta su 17, un’insegna di Ducasse si è posizionata tra le prime 50 al mondo. Un primato mai raggiunto da nessun altro.

Alain Ducasse
Alain Ducasse

Una nuova apertura che evidentemente attesta la passione della gente nei confronti della nouvelle cuisine e soprattutto, nella sempre più imperante moda del food abbinato all’estetica.

Ci si chiede se un’ennesima apertura, quasi la centesima, possa essere un fattore esclusivamente producente anche per una firma come Ducasse. E poi, in una città come Roma può davvero funzionare un ristorante del genere? E cosa avranno mai questi francesi, per continuare un’inarrestabile ascesa del proprio movimento d’arte culinaria?

Per farci un’idea, abbiamo fatto una chiacchierata con Gianfranco Vissani.

“Il risultato è tutto da vedere” – dice Vissani – “Ha tutti questi locali e poi non fa in tempo a essere presente in nessuno di questi. Diventa difficile muoversi. Alain Chapel, uno tra i suoi maestri, diceva sempre che il locale deve essere uno solo. Oggi è solo business quello che si fa. E’ già difficile occuparsi di un solo ristorante”.

Che magia hanno questi francesi secondo lei?

“Io ho fatto un pranzo di Ducasse l’anno scorso. Era sempre sulla stessa linea che lui adotta da trent’anni”.

E allora come si spiega tutto questo seguito e attenzione?

“Perché la cucina sta ritornando indietro. Basta con queste cotture. Quando entra in un bar, una persona dovrebbe riuscire a riconoscere le diverse tipologie e aziende produttrici di dolci. Se questo non avviene, siamo fuori strada. Il riconoscimento del prodotto è importante per le attività commerciali”.