Alessandro Meluzzi lancia la prima Convention di “Libertade” a difesa della Democrazia
L’Italia è l’unica in Europa a prevedere 12 vaccinazioni obbligatorie per i bambini. Una coercizione che fa paura, ereditata dalla allora ministra Lorenzin
Un grido di libertà che deve arrivare fino alle stelle. Si potrebbe sintetizzare così l’impulso che ha dato vita a ‘Libertade’, un comitato antiglobalista, guidato da Alessandro Meluzzi, in cui potranno confluire le sigle del dissenso.
La chiamata di Meluzzi a difesa della nostra salute
E’ alle porte l’organizzazione di una Convention che si terrà a Roma il 25 e il 26 novembre, presso l’Hotel dei Congressi in viale Shakespeare, 29, a partire dalle ore 10. Un meeting aperto a tutte le realtà associative che sono state invitate a unirsi per salvaguardare la Costituzione e quella catena di connessioni che si sono sviluppate durante la pandemia per combattere l’obbligo vaccinale e il green pass. “Considerate le sempre più gravi ricadute politiche di cessione di sovranità a organizzazioni sovranazionali, elette da nessuno, come l’OMS” – dichiarano i coordinatori del Movimento – “Dobbiamo superare le divisioni per far sentire la nostra voce”.
Una Costellazione di anime affini che possa arrivare in Parlamento per risalire la china è un obiettivo che potrà essere raggiunto, se saranno in molti a rispondere alla chiamata della Costituente. I segnali positivi ci sono. In Alto Adige è entrata in Consiglio Provinciale la lista ‘No Vax’ dell’ex comandante degli Schützen, Jürgen Wirth Anderlan, che ha conquistato due seggi (5,9%). La lista ‘Vita’ è arrivata in Consiglio con l’Avvocatessa Renate Holzeisen al 2,6%.
Un germoglio che sta dando speranza a quanti si siano visti denigrare nel periodo della vaccinazione forzata per cautela, per sete di verità, per avere ragionato, dubitato. Sospetti di ieri, certezze di oggi, confermate dai contratti delle medesime case farmaceutiche con l’Unione Europea e dalle inspiegabili morti improvvise. Le stesse aziende erano consapevoli che la profilassi genica non garantisse l’immunizzazione. Gli effetti avversi a breve e a lungo termine erano ignoti. Un inganno colossale.
Il ruolo della Scienza
Dietro il falso scudo di ciò che chiamavano scienza, ed era invece soprattutto ‘business e sperimentazione’, la politica, con la complicità dei media, ha ridicolizzato e isolato chiunque si opponesse a un oceano di bugie ben orchestrate. La vera scienza è dialettica, è volontà di personalizzare la terapia, cucendola addosso a ogni singolo paziente. La scienza è dubbio, è confronto; non è dogma, imposizione, falsità, adesione fideistica, vaccinazione a tappeto, indiscriminata.
La scienza riconosce che il nostro sistema immunitario è in grado di andare in guerra, se necessario, per difenderci, senza la necessità di venire bombardato. La scienza sa che troppi vaccini e dosi reiterate, possono compromettere le difese immunitarie.
Allo stesso tempo la Medicina non può negare che la profilassi genica sperimentale del siero covid, non è un vaccino. Infatti non introduce nel corpo né un virus, né un batterio, ma dà istruzioni al corpo per creare la parte più insidiosa della malattia: la spike. Un nemico modificato di due aminoacidi e quindi meno degradabile. Esperimento pericoloso che ingenera anche molta confusione nell’organismo e può indurlo ad attaccare proteine vitali come la Titina, alleata del cuore.
“Libertade” vuole fare chiarezza su quanto accaduto nella pandemia.
La trappola della Lorenzin
L’Italia è l’unica Nazione in Europa a prevedere 12 vaccinazioni obbligatorie per i bambini. Una coercizione che fa paura, ereditata dalle decisioni della allora ministra della Salute Lorenzin, che designò nell’ambito del Global Health Security Agenda, nel 2014, l’Italia capofila per le vaccinazioni a livello mondiale. Spacciato come un importante riconoscimento scientifico e culturale per il nostro Paese, l’evento assicura grandi guadagni. Ma a quale rischio espone la salute dei bambini?
Temi che verranno affrontati per cambiare l’approccio odierno alla prevenzione e alla cura. ‘Libertade’ non contempla la possibilità d’imposizioni sui temi sanitari.
Gli italiani disertano il voto
Una buona fetta di italiani si sente ferita dalla mancanza di scrupoli dei nostri governanti che usano siringhe come armi. Che accettano le guerre come inevitabili. A causa di questa sfiducia verso la politica, oggi, circa il 60% degli elettori, non si reca più alle urne per votare. Difendere i minori, il territorio, l’economia nazionale, gli allevamenti, gli artigiani, l’industria, la luce della nostra identità cristiana e i cittadini, appare un dovere alla neofita Federazione, fondata dal noto personaggio televisivo. “Senza Libertà, la condizione umana non è più umana, senza la libertà, l’evoluzione non è possibile, senza libertà non ci può essere né il bene, né il male” – scrive Meluzzi.
Una nuova Costituente Democratica per creare un argine forte e coeso alla spregiudicatezza delle èlite globaliste. Chi contava su un atteggiamento remissivo e passivo del popolo italiano forse dovrà ricredersi.
Finte emergenze
Dalle zone ZTL che intaccano il diritto alla mobilità, fino alle ordinanze ‘verdi’ liberticide; dalla riduzione progressiva del contante verso una digitalizzazione tecnocratica assoluta; dai fondi restituiti all’UE senza rimodernare il territorio, alle mancate dighe, fino alle sciagure climatiche che si potevano evitare.
Dagli insetti nel piatto alla carne sintetica; dalle manipolazioni genetiche alla speculazione sul nostro DNA. Sono numerosi gli attentati alla nostra esistenza, travestiti da salvavita green. Un’escalation di angherie a cui questa nuova forza politica vorrebbe porre un freno.
Molte sigle hanno già aderito, da nord a sud, movimenti uniti da obiettivi comuni, penalizzati alle passate elezioni dalla frammentazione. Ma anche gruppi regionali fra cui una delegazione dal nome ‘Gruppo Puglia per la Costituzione’, che rappresenta le diverse liste che si stanno unendo a livello regionale per la creazione di un soggetto politico unitario. Fra i loro iscritti troviamo Ludovica Silvone e Roberto Nuzzo, da sempre impegnato in prima linea per la difesa dei più deboli.