Alla scoperta della Basilica di San Clemente con il Tenaglia
Seconda visita guidata con lo Spazio Libero Tenaglia e l’archeologo Mancini nella Basilica di San Clemente in Laterano
Tra i più rari e stupefacenti monumenti di Roma, la Basilica di San Clemente in Laterano è il sunto della storia della città di Roma attraverso tre livelli sotterranei, dall’età repubblicana al pieno medioevo, sino all’età moderna. Per queste ragioni, San Clemente, è stato protagonista del secondo appuntamento delle visite guidate che lo Spazio Libero Tenaglia, lo spazio sociale di via Assisi, organizza in collaborazione con l’archeologo Marco Mancini. Non solo quindi attenzione e mobilitazione per le problematiche del quartiere, e più in generale della città, ma anche cultura e quindi riscoperta di quello che la nostra città è stata in tempi di certo non troppo lontani.
Dopo il primo incontro, che ha portato i partecipanti a riscoprire la Roma plasmata dal giovane Augusto, è la volta della Basilica di San Clemente in Laterano.
La Basilica di San Clemente in Laterano sorge in quell’area della città che fin dall’epoca antica era definita come la valle del Colosseo, interessata quindi dalle vicende del famoso incendio neroniano. Del 1° livello della Basilica, il più antico, è visitabile un edificio di età repubblicana, secondo alcune fonti l’antica sede della zecca di stato. Alla fine del II sec. d.C. viene edificata un’insula nella quale è stato rinvenuto un mitreo annesso agli edifici che dovevano ospitare la scuola mitraica. Fanno parte di questo importante edificio splendidi stucchi che decorano le volte e l’altare del tempio dove un fine bassorilievo ritrae il dio Mitra nell'atto di uccidere il toro.
Il 2° livello, intermedio, ci introduce nella chiesa di IV secolo che ha avuto origine all’interno dell’abitazione di un certo Dominicum Clementis. Ebbe così origine il Titulus Clementis che molti documenti del V secolo d.C. citano. La prima basilica, a tre navate con nartece, presenta tracce del bellissimo pavimento in opus sectile del VI secolo, oltre ad affreschi databili tra il VI e l’XI secolo: età in cui venne edificata la chiesa superiore. Quest'ultima divide tra gli affreschi, il ciclo con le storie di S. Clemente, tratte dagli acta del santo, splendido esempio di pittura su registri della fine dell’XI secolo.
Il 3° livello, quello più elevato, è costituito dalla basilica di XII secolo costruita al di sopra della chiesa più antica che venne reinterrata artificialmente. Del XII secolo è lo splendido mosaico absidale con l’albero della vita che regge il crocifisso realizzato su fondo oro, il simbolo è attribuito alla scuola romana, della quale sopravvivono poche realizzazioni. Il pavimento, esempio di arte pre-cosmatesca, è conservato in tutte le sue parti. Un altro monumento di particolare interesse storico-artistico è la cappella di S. Caterina dipinta in gran parte da Masolino da Panicale nel XV secolo con scene dalla vita di S. Caterina d’Alessandria.
L’indagine archeologica nella basilica, intrapresa dal 1857, non si è praticamente più interrotta, grazie al volere della comunità ecclesiastica che presiede la basilica, i Padri Domenicani Irlandesi.
Prossimo appuntamento con la cultura in compagnia del Tenaglia sarà sabato 7 febbraio, e interesserà uno dei protagonisti della rivoluzione della pittura: il Caravaggio e, nello specifico, il periodo di permanenza dell’estroso artista nella Città Eterna. L’attenzione sarà rivolta ai luoghi delle sue scorribande notturne, del suo malessere e alle Chiese dove ancora oggi si possono ammirare i suoi splendidi capolavori, come quella di Sant’Agostino e San Luigi dei Francesi e ancora Santa Maria del Popolo.
*Per info e prenotazioni: si può scrivere alla mail sportellitenaglia@gmail.com, oppure chiama il numero 3358769369