ALLARME scuole, ogni anno 700 bambini col nome bocciato: non li possono accettare in classe | L’errore è dei genitori

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Secondo la recente legge italiana, alcuni nomi di battesimo non possono essere utilizzati: ecco la sbalorditiva lista.
Negli ultimi anni il nostro Paese sta assistendo ad una vera e propria trasformazione culturale, complici i social media e i vari progetti televisivi e cinematografici. Sempre più genitori infatti si ispirano a personaggi famosi, veri o fittizi, per trovare un nome al proprio figlio.
Il problema è che a volte questi ultimi possono risultare troppo assurdi, imbarazzanti o perfino offensivi. Ragion per cui entra in gioco la legge italiana, che ha cominciato a vietare una serie di nomi. Quest’ultima è molto chiara in materia, affermando che i neonati ai neonati non può essere dato il nome di un personaggio delle serie tv o di uno dei cartoni animati né tantomeno di un personaggio storico controverso.
La legge 396/2000 impedisce impedisce infatti chiamare il proprio bambino con un appellativo che possa “arrecare pregiudizio morale”, ovvero che in qualche modo richiami una parolaccia o un’ingiuria. Ma scopriamo insieme alcuni dei nomi che non metteranno mai piede in una scuola situata sul territorio nazionale.
Attenzione ai nomi
La suddetta legge stabilisce che il nome deve corrispondere al genere del bebè. Inoltre non può essere scelto il nome del padre, così come quello di un fratello o di una sorella ancora in vita. I nomi stranieri vengono accettati, a patto che si utilizzi l’alfabeto italiano. Si possono includere anche lettere straniere come j,x,y,k,w. Inoltre è vietato usare un cognome come nome.
Per tutte le ragioni sopracitate non è per esempio possibile chiamare un figlio Mussolini, Dracula, Maradona, Goku, Pollon, Satana o Frodo. La lista dei nomi vietati è abbastanza lunga, ecco perché si consiglia di consultarla quando si sta cercando il nome per un figlio, e magari non si desidera optare per un appellativo tradizionale.

Obblighi di vaccinazione
Ci sono altri requisiti richiesti dalla scuola che potrebbero negare ai bambini e ai ragazzi il permesso di frequentare un istituto scolastico. Tra questi troviamo l’obbligo vaccinale, un argomento che negli ultimi è stato soggetto di numerose controversie. Secondo la legge n.199/2017, si rende necessaria da parte dei genitori la presentazione dei documenti relativi alle vaccinazioni obbligatorie eseguite dalla prole in età scolare.
In caso contrario di va incontro ad una sanzione pecuniaria, se l’alunno ha un’età compresa tra i 6 e i 16 anni, mentre per i bambini al di sotto dei 6 anni, oltre alla suddetta, è prevista la decadenza dell’iscrizione all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia. Si ricorda che i vaccini obbligatori (tutti gratuiti) sono i seguenti: anti-epatite B, anti-poliomielitica, anti-varicella, anti-difterica, anti-tetanica, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia e anti-parotite.