Allerta terrorismo a Roma, il prefetto chiede 500 uomini in più
Si è tenuto il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza in Prefettura. Buoni i dati sull’assistenza sanitaria
E' l'assistenza sanitaria uno dei punti all'ordine del giorno nella riunione del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, che si è riunito nella sede della Prefettura a Roma, per valutare i rischi legati all'allerta terrorimo anche nella Capitale. "Ci siamo concentrati molto sull'organizzazione dell'assistenza sanitaria. Il caso scolastico che è stato utilizzato dal prefetto e dalle altre forze dell'ordine come ipotesi di studio per un'emergenza è l'esplosione di una bomba in uno dei siti sensibili della nostra città, e ci è stato mostrato con delle diapositive come verrebbero organizzati i soccorsi suddividendoli in aspetti di natura sanitaria e di natura organizzativa delle forze dell'ordine" – ha spiegato il sindaco di Roma Ignazio Marino al termine del Comitato.
Secondo quanto si apprende, inoltre, "il prefetto ha richiesto 500 uomini in più in questo momento per la sorveglianza dei siti sensibili e 85 militari per la sorveglianza delle 63 stazioni delle linee delle metropolitane di Roma". Tuttavia, "rispetto a queste richieste – commenta il sindaco – è una nota negativa che questi uomini non siano ancora stati trasferiti nella Capitale".
Al momento, "il numero di pattuglie in più presenti in città al giorno è di 60-70 – ha spiegato ancora Marino, che parlando di "un'insufficienza di organico superiore ai 10mila uomini", sottolinea come "questo è uno sforzo che non può essere sorretto a lungo se non si avranno presto questi 500 uomini". Secondo il primo cittadino, "questo è un evidente elemento di preoccupazione: se c'è un aumento della soglia di allarme è chiaro che gli uomini debbano essere trasferiti dal ministero dell'Interno e della Difesa adesso, non in primavera"
Per questo motivo, il sindaco Marino ha annunciato di mettersi in contatto con i due Ministeri "per supportare questa opportuna richiesta del prefetto di Roma".