AMA: da Latina una (piccola) boccata di ossigeno per i rifiuti di Roma
L’accordo prevede il conferimento di 40.000 tonnellate su base annua
L’Armageddon paventato ieri dal consigliere PD Giulio Pelonzi (“A Roma avanza lo spettro di Napoli 2010. I tecnici AMA fissano a 5 giorni la capacità degli impianti di raccogliere rifiuti dopo sarà il collasso“) è per il momento rinviato a data da destinarsi. Ama toglie in zona Cesarini le castagne dal fuoco alla Giunta Capitolina guidata da Virginia Raggi e per ora i rifiuti indifferenziati di Roma non andranno in Emilia Romagna né in Abruzzo ma a Latina: “E’ stato sottoscritto oggi da Ama S.p.A. e Rida Ambiente Srl un contratto per il trattamento di 40 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati su base annua. L’accordo ha decorrenza immediata e rientra tra i normali conferimenti effettuati all’interno della Regione”, comunica Ama in una nota.
La buona notizia di questo accordo è che il conferimento dei rifiuti inizierà immediatamente, quella meno buona che l’accordo è limitato a 40.000 tonnellate su base annua; una soluzione che risponde sicuramente alla necessità di riportare i cassonetti oggi stracolmi al necessario livello di decoro, ma pur sempre una risposta parziale al problema cui presumibilmente ne seguiranno altre.
Questo perché la raccolta media dell’indifferenziata, come comunica la stessa Ama sul suo sito, è di 2.600 tonnellate al giorno, ma la raccolta di lunedì scorso è stata di oltre 3.297 tonnellate, dovendo scontare il surplus dovuto ai rifiuti prodotti durante il periodo festivo.
Una misura tampone per la città, una “piccola” boccata di ossigeno per la Giunta Capitolina, che presumibilmente ora avrà il tempo necessario per poter pianificare una soluzione più stabile nel tempo e restituire un po’ di normalità alla città.