Ama. Roma in ginocchio per i rifiuti. Aumentano i certificati medici dei netturbini
Boom di malati o certificati medici a causa dell’obbligo vaccinale? Continuano ad aumentare i certificati medici dei dipendenti Ama, mentre Roma è in ginocchio per i rifiuti
Se già all’azienda Ama erano attribuite varie critiche per le problematiche relative ai rifiuti, a dare il colpo di grazia è la carenza del personale. Infatti, dopo l’approvazione del decreto del 15 ottobre per l’obbligo vaccinale continuano ad arrivare tantissimi certificati medici.
Roma è in ginocchio ma “la città non sarebbe in queste condizioni se non ci fosse anche il tema del Green pass e l’aumento delle malattie” afferma Stefano Zaghis, ex amministratore delegato dell’azienda che da pochi giorni si è dimesso, dopo la sua elezione nel 2019 con la sindaca Virginia Raggi. “Mediamente le assenze in questa settimana e in quella passata sono aumentate del 25%, addirittura la prima settimana, quando è scattato l’obbligo, erano cresciute del 35%”.
Numeri davvero preoccupanti, tanto che sono state richieste visite fiscali. Tuttavia come continua Zaghis “l’Inps è sommerso da questo tipo di domande da parte delle aziende, perché è un problema che riguarda tante società, non solo Ama. Il risultato è che ne abbiamo ottenute pochissime, di visite, qualche decina al massimo”.
La responsabilità maggiore però è attribuita al Governo, che “ha deciso che la priorità in tempi di pandemia è la vaccinazione, ma paghiamo anche questo, una minore disponibilità di persone, che impatta sul servizio”.
Non è ancora stato definito, per motivi di privacy, l’ammontare esatto del numero di dipendenti non vaccinati nell’azienda. Secondo il report fornito dai sindacati, sono circa il 20% gli addetti ai lavori che attualmente non hanno ancora il vaccino.
Ne risulta però che i cumuli di rifiuti continuano ad aumentare in molte zone di Roma e lo stato di emergenza peggiora.
Nuovo piano da 40 milioni per pulire Roma
Pochi giorni fa il neo sindaco Roberto Gualtieri aveva annunciato l’avvio di un nuovo piano di pulizia da 40 milioni per la capitale.
“Un maxi-intervento sui primi 60 giorni, per migliorare i meccanismi di pulizia”. Infatti, il piano straordinario per sopperire all’emergenza si focalizza su tre punti di partenza come l’incremento delle risorse, l’accelerazione delle procedure e il coordinamento dei soggetti coinvolti.
Inoltre, il piano prevede l’intervento di mille operatori Ama per la pulizia delle strade, l’igienizzazione dei cassonetti e la rimozione delle discariche abusive.
Un piano sicuramente ben strutturato e ricco di particolari che però inevitabilmente dovrà fare i conti con l’attuale situazione del personale Ama.