Amadeus lascia la Rai, tutte le ipotesi: Discovery la più quotata
Girano voci sul fatto che il conduttore, tra i più pagati della tv, pensi di andarsene dalla Rai e che potrebbe portare via il Festival
Girano voci sul fatto che il conduttore, tra i più pagati della tv, pensi di andarsene dalla Rai o addirittura che potrebbe portare il Festival da un’altra parte, ora che scade il contratto tra Comune di Sanremo e Rai. Ma odorano tutte di fuffa, titoli che servono per vendere i giornali e avere più links.
Amadeus lascia la Rai, che cosa cambia?
Come al solito è Dagospia che dà il via alle danze. Spesso Roberto D’Agostino ci prende, ha buoni in formatori e sul gossip e lo spettacolo si sente come nel proprio elemento. Amadeus via dalla Rai? La notizia dovrebbe fare scalpore e lo fa.
Ma domandatevi perché? A voi che vi cambia se Amadeus se ne va da viale Mazzini? Dov’è il dramma? Se invece di vedere lui e la fida Giovanna che si trascina dietro, figlio compreso, su Raiuno lo vedrete su Canale 5 o sul Canale 9?
Se invece di aprire pacchi e presentare cantanti farà qualcos’altro se ne cade forse il Pil? Peggiora la Sanità più di quanto non sia già allo stremo? Non c’è nessun dramma nella notizia ma noi siamo animali abitudinari, quasi come i cani, se ci cambiano una delle cose che crediamo fisse, della vita, entriamo in ansia, senza motivo.
Per questo un trasloco e una separazione, sono gli stress peggiori della vita per l’essere umano, sono i cambiamenti più difficili da accettare. Così come non vedere Amadeus al Festival.
Per vendere i giornali le notizie, false o vere, non contano
Il contratto di Amadeus scade ad agosto. C’è tempo per stare male. Non è detto del tutto poi. Anche nel calcio mercato se ne dicono tante che i tifosi iniziano a soffrire fin da ora, due mesi prima che le cose comincino davvero ad essere serie.
Ma bisogna vendere i giornali e si cercano likes e followers sulla rete, per questo escono notizie e smentite e ri-notizie e ri-smentite. Se smettessimo tutti quanti di farci caso crollerebbero molti organi di stampa.
Diciamo che loro ci marciano e a noi fa piacere cascarci. È più forte di noi preoccuparsi se la Rai perde un conduttore storico. Se la Roma perde Dybala, l’Inter Lautaro e la Juve Vlaovich. Poi se succede tutto resta come prima.
Non un caso politico, solo soldi, giochi e canzonette
Ma stiamo parlando di giochi e canzonette, qui non c’è nessuna censura come quando Berlusconi ordinò di cacciare Michele Santoro, Biagi e Luttazzi dalla Rai, che non era sua in quanto padrone di Mediaset ma in quanto Presidente del Consiglio dei Ministri, che per l’Italia significa sempre esercitare il diritto del padrone.
Questa volta non c’è Piersilvio Berlusconi o Umberto Cairo dietro la decisione di rompere e neanche il tentativo di Lucio Presta, ex agente di Amadeus, di guadagnare provvigioni nel giro dei contratti. Neanche credo che alla Meloni gli cambi qualcosa se Amadeus resta o va, non è Fabio Fazio, neanche Corrado Augias o Giovanni Floris, tutti conduttori che sanno condurre i loro talk show senza peli sulla lingua.
Non è neanche Geppi Cucciari, che mise alle strette il solito inadeguato Ministro della Cultura (?) Gennaro Sangiuliano quando gli chiese se avesse letto i libri che avrebbe contribuito a premiare nella giura del Premio Strega. Ovviamente non li aveva letti e ora (giustamente?) la Cucciari non presenterà più il programma sul Premio.
Nuovi stimoli? Sì ma sul conto corrente bancario
Il conduttore del Festival sarebbe alla ricerca di nuovi stimoli e maggior libertà? Dicono sempre così quando c’è una questione di soldi. “Non è per i soldi che voglio andarmene, ma per avere più libertà? “ Libertà de che?
Di chiamare i Ricchi e Poveri e lasciare a casa Albano? Libertà di mandare sul palco ragazzi travestiti invece che in giacca e cravatta? Libertà di guardare il contenuto dei pacchi prima che vengano aperti? Queste sono le massime libertà e ce le ha tutte Amadeus.
Anche quella di promuovere i suoi siti su Instagram dal palco di Sanremo, pagando una ridicola mezza multa da 175mila euro o di promuovere moglie e figlio con tanto di sito internet, aggratis… Che vuole ancora?
Il cambio possibile alla guida della Rai non lo farebbe stare tranquillo?
Fonti vicine alla trattativa per il rinnovo del suo contratto avrebbero rivelato a Giuseppe Candela su Dagospia che il processo è attualmente in una fase di stallo, tanto che la Rai potrebbe presto ritrovarsi senza il suo conduttore di punta.
L’impasse non è per via dei soldi, no figurarsi! Le incertezze riguardano il futuro della leadership in Rai. Si perché ad Amadeus gli cambia molto se vanno via Roberto Sergio (AD) e il direttore generale Giampaolo Rossi?
La situazione interna appare divisa, con una corrente che desidera ardentemente la conferma di Amadeus e che avrebbe persino avanzato proposte significative per il suo rinnovo.
Per anni Amadeus ha lavorato con tutti i direttori e tutti i partiti possibili, che cambia ora se c’è la Meloni e se mette un direttore e un amministratore ancora più asservito? Non è che Amadeus (con Fiorello) s’è dichiarato antifascista, come Lucia Annunziata, dal tavolo della conferenza stampa del Festival e ora gliela fanno pagare? Allora intonarono anche “Bella Ciao” davanti alla platea di giornalisti.
Non sarà questo? Che lui chieda di cantare “Bandiera Rossa” al prossimo Festival e non glielo vogliono concedere, né Sangiuliano né la Santanché?
Le congetture su Amadeus al Canale 9
Le congetture su Amadeus che sta smobilitando per andare al Canale di Crozza e Fazio non reggono. Uno lascia l’audience di 25 milioni per Discovery? E Piersilvio che gli può offrire di più dei milioni che guadagna in Rai, conducendo il programma più importante di tutta la televisione italiana?
Lo fa Presidente di Mediaset? Addirittura ho letto una cosa assurda che sarebbe tentando un colpo grosso per portare il Festival di Sanremo in un’altra emittente nel 2025, quando scadrà l’attuale accordo tra il Comune e la Rai?
Non ci credo neanche se lo vedo. Interverrebbero la Von der Leyen, l’Onu, la Cia e anche Putin tirerebbe un’atomica su chi osasse compiere un simile misfatto, ora che i rapporti tra Comune di Sanremo e Rai non sono mai andati più a gonfie vele.