Anche quest’anno è in fiore il Giardino dei Ciliegi di Roma
Il Giardino dei Ciliegi del’Istituo Giapponese di Cultura in Roma è visitabile dal 12 marzo
Anche quest’anno il “Giardino dei Ciliegi” dell’Istituto Giapponese di Cultura, a Roma, è in fiore. Visitabile su prenotazione a partire dal 12 marzo, il giardino – progettato dall’architetto Ken Nakajima che ne ha replicato la meraviglia anche nell’Orto Botanico comunale, dove esiste un giardino gemello – custodisce, in soli 1453 metri quadri, il cuore pulsante della cultura giapponese: il ciliegio. Glicini, iris, pini nani, sparpagliati tra roccia, sabbia e acqua, costituiscono un unicum di elementi statici e dinamici che, in perfetta arminia gli uni con gli altri, fanno da cornice ai signori indiscussi del parco: gli splendidi alberi in rosa.
Il ciliegio è un inno alla vita, non solo a primavera. Lo sanno bene i giapponesi che hanno scelto i suoi fiori – detti “sakura” – come simbolo del loro Paese nel mondo, esportandoli ovunque, in ossequio all’antica ricorrenza dell’Hanami. L’Hanami o “rito dell’osservazione dei fiori” – che si celebra in concomitanza con la fioritura dei ciliegi, durante il mese di aprile – serve ad accogliere la bellezza, di cui i “sakura” costituiscono l’archetipo, nella vita dei giapponesi. L’alto valore simbolico che tutto il Sol Levante attribuisce a questi fiori, sin dalle prime spedizioni, ha esercitato un’incredibile suggestione anche su esploratori e antropologi del tempo. Così, ben presto, la società occidentale farà suo quel segno, riproducendolo a decorazione di ville, su stampe e tessuti, persino nei gioielli.
Ma il ciliegio non è solo un’ode alla vita che, attraverso la bellezza della fioritura, rinasce sempre. L’Hanami segna anche un’importante presa di coscienza rispetto alla caducità delle cose. Il fiore di ciliegio sboccia rapidamente e con altrettanta velocità lascia l’albero per riconciliarsi al suolo. L’osservazione dello spettacolo rappresentato dalla caduta dei fiori, così fragili e delicati, spinge i giapponesi ad una riflessione profonda sul valore, anche effimero, della vita.
Per queste ragioni, visitare il “Giardino dei Ciliegi” è un’esperienza complessa che non si limita alla semplice evasione dai paesaggi urbani, ma permette di sentirsi parte dei ritmi della natura, imparando da questa il senso e la profondità dell’esistenza.