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Ancora caos sulla rete ferroviaria e giornata di disagi tra Roma e Napoli e l’intera Alta Velocità

Per chi viaggia ogni giorno tra Roma e Napoli, i disservizi non sono più un’eccezione, ma una triste consuetudine

Stazione Termini, treni

Un’altra giornata nera per il trasporto ferroviario italiano, con disagi pesanti che hanno colpito la tratta Roma-Napoli e si sono estesi lungo l’intera rete Alta Velocità. Lo stop improvviso a Termini nel tardo pomeriggio di martedì, causato da un guasto in una cabina elettrica, ha scatenato proteste e ritardi a catena, aggravando una situazione già critica sin dalle prime ore del mattino. Le cancellazioni e i rallentamenti non hanno risparmiato nemmeno i treni regionali e Intercity, lasciando migliaia di passeggeri bloccati in stazione o costretti a cambiare itinerario.

Il blocco dei treni a Termini: l’epicentro del caos

Il guasto a Termini è stato il colpo di grazia in una giornata caratterizzata da ripetuti problemi tecnici. Alle 18, la circolazione ferroviaria è stata sospesa per «accertamenti tecnici», come riportato da Trenitalia. La causa sarebbe riconducibile a un malfunzionamento in una cabina elettrica nei pressi della stazione. I tecnici sono intervenuti per ripristinare la situazione, ma nel frattempo i ritardi si sono accumulati, raggiungendo punte di oltre 160 minuti per alcuni convogli.

La confusione in stazione ha generato tensione tra i passeggeri, esasperati dall’ennesima giornata di disagi. Le banchine affollate, l’incertezza delle informazioni e le cancellazioni improvvise hanno fatto crescere la frustrazione, con proteste che hanno richiesto l’intervento del personale di sicurezza. Solo dopo le 19 si è registrata una graduale ripresa della circolazione, ma la normalità sembrava ancora lontana.

Guasti e ritardi lungo la tratta Roma-Napoli

La tratta Roma-Napoli, uno dei collegamenti ferroviari più importanti e trafficati del Paese, è stata particolarmente colpita dai disservizi. Al mattino, un guasto tra Valdarno e Arezzo ha causato rallentamenti fino a 50 minuti sull’Alta Velocità Firenze-Roma. Successivamente, un altro problema tecnico ha interessato la linea all’altezza di Terontola, aggravando ulteriormente la situazione. Anche il maltempo ha giocato un ruolo cruciale nel Sud Italia, con ritardi accumulati durante la notte sui treni notturni, in particolare lungo la linea Reggio Calabria-Paola.

Il Frecciarossa 9620 da Roma a Milano ha registrato un tempo di viaggio superiore di oltre 20 minuti rispetto alla tabella di marcia, mentre altri treni sono stati deviati su percorsi alternativi. I passeggeri, già provati dai disagi natalizi, hanno dovuto fare i conti con un’altra giornata da incubo.

Il quadro complessivo: oltre 100 disservizi dall’inizio dell’anno

Secondo il Codacons, dall’inizio del 2025 si sono già registrati oltre 100 casi di rallentamenti o sospensioni della circolazione ferroviaria. Un dato allarmante che mette in evidenza la fragilità della rete ferroviaria italiana, nonostante gli sforzi di potenziamento e ammodernamento.

L’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Stefano Donnarumma, ha cercato di placare le polemiche, spiegando che i disagi riguardano una minoranza dei passeggeri rispetto ai due milioni che quotidianamente utilizzano i treni. Ha ammesso, però, la complessità della gestione di una rete così estesa e ha sottolineato gli sforzi in atto per migliorarne l’efficienza.

La situazione critica al Sud

Se al Centro e al Nord i disservizi sono stati legati principalmente a guasti tecnici, al Sud è stato il maltempo a causare blocchi e ritardi. Sulla linea Reggio Calabria-Paola, la circolazione è stata interrotta durante la notte a causa dei danni causati dal forte vento e dai rovesci. In Calabria, diversi tratti ferroviari sono stati percorsi a velocità ridotta per motivi di sicurezza.

Anche in Sicilia, la situazione è rimasta critica per buona parte della giornata. La circolazione tra Modica e Gela è stata bloccata fino al pomeriggio, mentre lungo la Caltanissetta-Siracusa i treni hanno ripreso a viaggiare regolarmente solo intorno alle 16.30.

Le misure di Fs: scuse e cantieri aperti

Fs Italiane ha riconosciuto le difficoltà incontrate dai viaggiatori e ha presentato le proprie scuse attraverso una nota ufficiale. L’azienda ha evidenziato come siano in corso oltre 1.200 cantieri su tutto il territorio nazionale per migliorare l’infrastruttura ferroviaria, con l’obiettivo di renderla più moderna e sicura.

Donnarumma ha ribadito che gli investimenti sulla rete sono senza precedenti, con circa 10 miliardi di euro già stanziati per interventi straordinari. E ha sottolineato che l’età avanzata di alcune tratte rende inevitabili i guasti occasionali, soprattutto in un contesto di traffico in costante aumento.

Le reazioni dei pendolari: rabbia e frustrazione

Nonostante le rassicurazioni, i pendolari continuano a esprimere il loro malcontento. Sui social network, molti utenti hanno condiviso foto e video delle banchine affollate e dei tabelloni pieni di ritardi e cancellazioni. Le associazioni dei consumatori chiedono interventi immediati per migliorare la qualità del servizio e garantire maggiore puntualità.

Per chi viaggia ogni giorno tra Roma e Napoli, i disservizi non sono più un’eccezione, ma una triste consuetudine. I pendolari lamentano ritardi cronici, treni sovraffollati e tariffe elevate, senza vedere miglioramenti concreti. Anche le promesse legate al Pnrr e ai fondi europei sembrano ancora lontane dall’essere realizzate.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Gli interventi di manutenzione e ammodernamento continueranno nei prossimi mesi, con inevitabili ripercussioni sulla regolarità del servizio. Fs ha annunciato che saranno prese misure per limitare al massimo i disagi, ma l’impressione è che i pendolari dovranno ancora convivere con rallentamenti e cancellazioni.