Ancora mercanti di morte, lo spacciatore di Stazione Ottavia
In una pagina del libro Christiane F, Noi i ragazzi dello zoo di Berlino: “Non sapevo più perché avevo paura di morire”
Mi torna in mente una pagina del libro 'Christiane F. , Noi i ragazzi dello zoo di Berlino: "Non sapevo più perchè avevo paura di morire. Di morire da sola. I bucomani muoiono da soli, la maggior parte in un cesso puzzolente. Ed io volevo morire, in realtà non aspettavo altro che quello. Non sapevo perchè ero al mondo. Anche prima non lo avevo mai saputo con esattezza". Tutto ciò è terribile ma diabolicamente viero. Come si può desiderare la morte a 13 anni, come si può pensare alla morte, perchè, questa è la domanda, darsi in pasto alla morte, per morire nel fiore degli anni? Minorenni e già allo sbando, dai 13 ai 18 anni, la maggior parte di loro sono studenti. Andando o tornando da scuola, acquistano droga dagli spacciatori che abitualmente gironzolano nelle stazioni della metro.
In una di queste, fermata Ottavia, zona nord di Roma, gli agenti della stazione Borgo, hanno arrestato un pusher particolarmente attivo e di conseguenza, pieno di soldi sporchi legati a questa infame attività. Si tratta di un 25enne africano, Lamin Ceesay, originario del Gambia e residente a Castelnuovo di Porto. Già da diverso tempo la polizia era al corrente dei movimenti dello spacciatore e dopo averlo controllato, studiandone i movimenti, è intervenuta per gli accertamenti di rito. Il tale però, avvedutosi del pericolo incombente, ha pensato bene di inghiottire una certa quantità di sostanza contenuta in un involucro, finendo in ospedale. Secondo gli agenti, il contenuto dell'incarto, potrebbe contenere in maggioranza eroina.
L'Africano, non aveva con sè documenti, ma solo banconote di piccolo taglio per un ammontare di circa 300 euro. Di seguito, ecco alcuni dati sconcertanti, relativi alle dipendenze da droga, inviati al parlamento nel settembre scorso: il sequestro di cocaina ha subito un decremento del 21,90%, mentre l'eroina, al contrario, ha fatto registrare un incremento del 5,30%. Inoltre, stando ai risultati di una classifica, il Lazio è al secondo posto, dopo la Lombradia, come numero di sequestri eseguiti dalle forze dell'ordine: 2.479.
"Dopo che mia madre andò al lavoro – ricorda Christiane F., mi guardai allo specchio. Per la prima volta vidi i miei occhi mentre stavo a rota. C'erano solo le pupille, completamente nere e ottuse. Gli occhi erano veramente, completamente inespressivi". Darsi in pasto alla morte, trasformare tutto nel colore tetro della morte, scegliendo l'inespressività del volto e dell'anima, alla voglia, alla gioia di vivere la propria adolescenza, soffocando gli anni più belli. Non ci si può far divorare dalla morte. Non si può morire a 13 anni, non si può, non si può morire a 13 anni.