Angela Tiraboschi, la donna più longeva d’Italia compie 112 anni: il suo segreto
La signora Angela è la donna più longeva d’Italia, racconta quali sono le sue abitudini per vivere così a lungo
La “Nonna d’Italia”, la signora Angela di Bergamo, compie oggi 112 anni, ed è la donna più longeva del nostro paese. Due guerre mondiali, il ’68, gli anni di piombo, la globalizzazione, la nascita di Internet, mutamenti di costume e società. Ne ha visti tanti di cambiamenti, di gioie e sofferenze.
Angela Tiraboschi, la donna più longeva d’Italia
Per il grande evento si sono svolto festeggiamenti in casa con i 4 figli, in compagnia dei quattro figli, Maria, Roberto, Luciana e Pietro, tra i 70 e gli 80 anni, e di altri parenti sempre di Bergamo.
Come racconta L’Eco di Bergamo ha sempre fatto la casalinga. Sposò Agostino Brozzoni, geometra e impresario di Costa Serina e dopo il matrimonio andò a vivere ad Ambria di Zogno, nel 1938. Nel 1955 il trasferimento prima in via Valtesse a Bergamo, quindi alla Ramera di Ponteranica e negli anni Novanta (quando venne a mancare il marito) a Bergamo. Angela è tifosa dell’Atalanta, ama e cucina la polenta e ricama all’uncinetto. Ha difficoltà a deambulare, ma è lucida.
Il suo segreto, spiega, sono ‘pasti leggeri accompagnati da un bicchiere di vino. Niente fumo e stress. E, soprattutto, considerare ogni giorno della vita come un dono”.
E dato che la serenità e la coscienza vivono in piena connessione con il nostro organismo, la signora Angela ci parla anche della cura per mantenere fresca la nostra interiorità.
La Nonna d’Italia ai giovani: “Siate onesti”
“Ricordo bene la Prima guerra mondiale, ma ero giovane. Ricordo bene anche tutta la mia vita in Val Serina, le persone, le passeggiate nei boschi. Quelle fanno bene e poi mangio di tutto, anche se poco e cerco di stare leggera. Un mio consiglio ai giovani? Dico loro di essere sempre onesti”.
“Tanti, tanti carissimi auguri! Angela Tiraboschi oggi compie 112 anni. Nata nel 1910 a Oltre il Colle, in provincia di Bergamo, è la ‘nonna d’Italia’”. Con questo messaggio il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.