Antonio Tajani: il prossimo sindaco di Roma? No a dirigenti di partito
Tajani rilascia un’intervista sul prossimo sindaco di Roma per il centrodestra: una persona che sappia amministrare una realtà complessa
Tajani sul sindaco che emergerà dalle elezioni Roma 2021: “chi fa il leader politico a livello nazionale deve restare a fare quello”.
Sembra che fare il sindaco di Roma sia una grana, piuttosto che un onore. Negli ultimi giorni abbiamo assistito al fuggi fuggi di nomi importanti: Gentiloni, Sassoli, Calenda. Anche Giorgia Meloni ha detto di non essere interessata. In un‘intervista a Il Tempo, Antonio Tajani descrive lo stato dell’arte del centrodestra a Roma: il candidato perfetto per gestire la Capitale? Una personalità che non provenga dalla politica e che riesca a battere PD e M5S.
Siamo abituati ad osservare un centrodestra talvolta compatto, altre volte frammentato. Il trittico Tajani – Salvini- Meloni lo abbiamo già visto nelle consultazioni antecedenti il governo Conte I. Questa volta il centrodestra vorrebbe presentarsi unito, “non credo si debba ragionare secondo una logica di lottizzazione. Non dovrà essere un dirigente di partito, magari qualcuno che va a fare il sindaco pensando in seguito di diventare ministro”, dichiara Tajani.
E l’ipotesi di Tajani come sindaco di Roma?
L’europarlamentare e vicepresidente di Forza Italia nega. Non può lasciare questi incarichi. Non si sbilancia neanche con un nome: il candidato di centrodestra verrà scelto al di fuori delle logiche di lottizzazione. Quindi deduciamo che non si utilizzerà il solito mantra “il partito che ottiene più voti a livello nazionale sceglie”. Però l’indirizzo è chiaro: un militare o l’amministratore di una grande azienda.
Per quanto riguarda la sindaca Raggi, Tajani la boccia in toto. Soprattutto in combo con il Presidente della Regione Zingaretti. Elencando: trasporti, rifiuti, pulizia della città. Vèntila l’ipotesi dell’autonomia per la Regione Lazio, invoca la costruzione di un termovalorizzatore (una tipologia di inceneritore) e i poteri speciali per Roma Capitale.
Quest’ultima è una richiesta espressa da anni anche da parte di Virginia Raggi: strumenti normativi straordinari che possano accorciare i tempi fra stanziamento di denaro da parte del Governo e avvio dei cantieri. Proprio sul modello Genova, il quale ha permesso la costruzione del nuovo ponte in appena due anni. Tuttavia, a un anno dalle elezioni romane, il centrodestra non ha ancora espresso alcun un candidato sindaco.