“Apeiron”, l’Antonello Colonna Resort diventa museo
“La mia volontà, rispetto ai miei progetti precedenti, è quella che il Resort Antonello Colonna diventi un museo permanente” ci spiega lo chef
Antonello Colonna, chef stellato di fama internazionale, da sempre sfugge a qualsiasi tentativo di catalogazione. Cuoco e imprenditore, mecenate e allo stesso tempo artista, filosofo e albergatore: sono molteplici le attività dell’anarchico ai fornelli, una figura rivoluzionaria e poliedrica al crocevia tra arte, cucina e molto altro.
Galleria Caretto & Occhinegro
Nell’Antonello Colonna Resort & Spa, luogo avveniristico situato a Labico, nel cuore dei castelli romani, dove si fondono creatività, arte, buon cibo e architettura, sarà inaugurata la la nuova sede espositiva della Galleria Caretto & Occhinegro. Il Resort si doterà di una galleria, che affiancherà un personale di ricerca dedicato agli Old Masters, con l’obiettivo di mettere al centro l’amatore d’arte.
Fruizione slow dell’arte
Tramite appuntamento sarà possibile visionare le opere e i progetti, con la possibilità di soggiornare presso il Resort. La relazione con l’arte è pensata attraverso una fruizione slow: un’alternativa alla frenesia del mercato di riferimento negli ultimi anni. All’interno dello spazio dello chef Colonna ci sarà così un nuovo modo di concepire la galleria d’arte, in un ambiente dal genere fluido. Il resort è inoltre considerato uno dei capolavori architettonici di Francesco Aniello, certificato Green Building, dotato di Spa e ristorante Michelin.
Mostra “Apeiron”
La mostra “Apeiron“, che Anassimandro definiva come una materia indeterminata, oltre che infinita, sarà così presentata in occasione della nuova sede, e sarà possibile visitarla dal 12 dicembre 2021 all’8 gennaio 2022. Essa prevede quattro dipinti realizzati tra il 1480 e il 1540, in lotta e unione tra essi, dagli albori della creazione fino al raggiungimento dell’uomo perfetto rinascimentale. I temi toccati, a partire dalla domanda “chi è come Dio?“, saranno metafisici, religiosi, esoterici, esistenziali e storici; l’interesse sarà focalizzato sul rapporto tra l’umano e il divino, tema caro agli Old Masters e alla cultura europea del XVI secolo. Oggetto di ricerca però non saranno soltanto le opere in sé, ma il loro rapporto con lo spazio; lo spettatore potrà inoltre “ascoltare” ciò che un’opera secolare è in grado di comunicargli direttamente. Il progetto sarà accompagnato da un catalogo personalmente curato da Massimiliano Caretto e Francesco Occhinegro.
In occasione della mostra, è intervenuto in esclusiva al nostro giornale lo chef Antonello Colonna, il quale, toccando vari temi, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.
“Non solo cibo, ma molto di più”
“Come nasce la figura del mecenate e dell’anarchico a fornelli? Decisi di dare vita a uno spazio polivalente, multifunzionale, dove al centro rimanesse il cibo, e intorno al quale si allargasse un confine molto più ampio, come l’architettura, la natura, la ricerca del territorio, l’ecosostenibilità, la biodiversità… Tutto questo fa parte della mia primaria attività, volevo che il confine si ampliasse molto di più. I dodici anni di esperienza nel Palazzo delle Esposizioni di Roma hanno fatto sì che le mie emozioni andassero oltre, fino ad avvicinarmi all’arte contemporanea”.
“Iniziai con delle mostre investendo sui giovani”
“Cominciai a pensare tra i miei sogni che se avessi aperto uno spazio non mi sarei limitato a creare un ristorante con dodici stanze e con una Spa, sicuramente gradevole… ma avrei costruito un grande spazio molto più ampio in cui anche l’arte avrebbe padroneggiato. Quindi iniziai subito con delle mostre, che si rivolgevano ai giovani artisti. Da qui nacque il primo progetto “Zolle, Artisti in Residenza”. Con questo progetto iniziai quindi a investire sui giovani, il che significava ospitare un artista per un mese, il quale traeva ispirazione dal mio mondo e dalla mia filosofia ed esprimeva delle opere d’arte che venivano allestite all’interno di questo spazio, in una vera e propria galleria. Uno spazio completamente dedicato al mondo dell’arte, sia espositivo, video e altro ancora”.
“La mostra verrà presentata dal Ministro Franceschini”
“Ormai sono quasi dieci anni che porto avanti questa attività e questi progetti, alcuni li svolgo anche con il patrocinio della Regione Lazio, che sarà presente anche nell’ultimo progetto. Domenica infatti la mostra verrà presentata dal Ministro della cultura Dario Franceschini. Nelle mie corde il mondo dell’arte si sta sempre di più ampliando, e così nasce questa joint venture, questa partnership con una galleria famosa di Torino, Caretto & Occhinegro, che dopo aver visitato il mio spazio si sono presentati con la proposta di avere una sede nel mio territorio sulle colline romane. Quindi una sede principale a Torino e una seconda alle porte di Roma. Perché museo? Perché questa mostra, che inizierà il 12 dicembre e si concluderà l’8 gennaio, va a Maastricht. Quindi la mostra si trasferirà e rimarrà lì fino al mese di marzo per poi fare ritorno a casa“.
“Il Resort diventa museo”
“Queste opere vanno via e poi tornano come in un vero museo, penso al Guggenheim, al Moma… dove alcune opere vengono concesse ad altre mostre per poi fare ritorno a casa. Quindi ecco che la mia volontà rispetto ai miei progetti precedenti è quella che il Resort Antonello Colonna diventi un museo permanente, dove le opere ritornano. Inoltre è già è pronta una mostra per primavera/estate, dove oltre al ritorno delle opere attuali, ci sarà anche la presenza di altre opere altrettanto importanti, sull’arte fiamminga del 1500″.
“La mostra diventerà mondiale”
“Si dovrebbe spingere su questi eventi per far ripartire un settore fortemente limitato dalla pandemia? È chiaro che un albergatore o un ristoratore si aspettava che nel weekend dell’Immacolata si potesse rilanciare l’hotelleria, che soffre più della ristorazione. Non è stato così. Ciò non significa che i miei colleghi facciano delle strategie di marketing economiche, facendo mostre o altre cose… La mia volontà prescinde dalla pandemia. Questi progetti non nascono in virtù della pandemia, ma dalla mia volontà ormai ventennale. È chiaro che dal punto di vista economico un progetto come il mio, in cui è stato fatto un investimento non indifferente con delle opere di valore molto importante, è un valore aggiunto. Quando la mostra diventerà mondiale, perché da Maastricht si trasferirà a Basilea, sicuramente ci sarà un incremento del 10-15%, che farà si che l’ospite, venendo a conoscenza di queste mie iniziative, potrebbe pensare di unire l’utile al dilettevole”.
“L’ospite avrà a disposizione delle guide”
“Questa mostra – conclude Colonna – , con ingresso gratuito, avrà anche una funzione ulteriore per il pubblico. Perché questo? Perché l’ospite che vuole visitare la mostra non è costretto poi a mangiare. La mostra è aperta al pubblico, e con un appuntamento anticipato l’ospite avrà a disposizione delle guide che illustreranno la mostra”.