Appello disperato: l’infermiera romana implora l’aiuto di Mattarella per riportare a casa suo figlio
Nella sua missiva, l’infermiera descrive dettagliatamente la gravità delle condizioni del figlio e la necessità urgente di un volo sanitario per il suo rimpatrio in Italia
In una toccante lettera inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e all’ambasciatore italiano ad Atene, Ilaria De Paolis, un’infermiera del Policlinico Tor Vergata di Roma, implora un aiuto per il rimpatrio del figlio Valerio Bianchi, gravemente ferito in un incidente stradale in Grecia.
Un giovane in vacanza, una tragedia improvvisa
Valerio Bianchi, 22 anni, stava trascorrendo le vacanze estive sull’isola di Zante, in Grecia, quando un incidente con un quad noleggiato ha cambiato radicalmente il corso della sua vita. L’incidente, avvenuto nel tardo pomeriggio del 1° agosto, ha causato al giovane un trauma cranico con pneumoencefalo, trauma maxillofacciale e la necessità di respirazione artificiale. Stabilizzato inizialmente presso l’ospedale locale di Zante, Valerio è stato trasferito d’urgenza ad Atene, dove attualmente è ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale Agios Savvas.
L’appello di una madre disperata
Ilaria De Paolis, una professionista della sanità con 25 anni di esperienza in terapia d’urgenza e pronto soccorso, ha deciso di prendere carta e penna e rivolgersi direttamente al più alto rappresentante dello Stato italiano. Nella sua missiva, l’infermiera descrive dettagliatamente la gravità delle condizioni del figlio e la necessità urgente di un volo sanitario per il suo rimpatrio in Italia. “Mio figlio è in condizioni gravi e fino a ieri era intrasportabile e oggi da Zante è stato trasferito in terapia intensiva ad Atene”, scrive Ilaria, sottolineando l’assurdità di una burocrazia che impedisce un aiuto tempestivo.
La richiesta di intervento all’Italia
Nonostante i numerosi sforzi per ottenere un supporto dal governo italiano, De Paolis riferisce di essersi trovata di fronte a un muro di burocrazia e proposte di trasporto da parte di ditte private con costi proibitivi. “L’unica cosa che ho ottenuto è una lista di ditte private con preventivi che variano dalla vendita di un rene a quello di un fegato”, afferma amaramente.
Ilaria si appella alla solidarietà di tutti coloro che possono aiutare a far sentire la sua voce: “Chiedo condivisione da parte di tutti affinché questo mio appello arrivi a chi potrà attivare questo trasporto sanitario governativo… a chi può girare la chiave e aprire questa porta per far ritornare Valerio a casa appena sarà trasportabile”.
Una madre, un’infermiera, un’eroina
Nella lettera, Ilaria De Paolis non esita a ricordare il suo impegno durante la pandemia da Covid-19, quando lei e molti altri operatori sanitari erano considerati “eroi”. Ora, chiede semplicemente che lo Stato italiano ricambi quel sacrificio, aiutandola a riportare a casa suo figlio, affinché possa ricevere le cure necessarie circondato dall’affetto dei suoi cari.
La risposta attesa
Il caso di Valerio Bianchi ha già suscitato una vasta eco sui social media, dove molti hanno condiviso l’appello di Ilaria nella speranza che arrivi a chi di dovere. La famiglia, gli amici e numerosi colleghi del Policlinico Tor Vergata si sono mobilitati per sostenere la causa, chiedendo un intervento rapido e risolutivo.
Il Presidente Mattarella, noto per la sua sensibilità verso le questioni umanitarie, è chiamato ora a rispondere a questa richiesta d’aiuto, dimostrando ancora una volta la vicinanza dello Stato ai suoi cittadini in difficoltà.