Appena inaugurata e già guasta: partenza zoppa per la metro C di Roma
Il primo treno si è fermato per 11 minuti
“Si parte con la Metro C. Un progetto centrale per i romani bloccato per anni. C’è voluta tanta determinazione per superare tutti quelli che per un motivo o per l’altro avevano interesse a non farci andare avanti” – scrive sul suo profilo Facebook il sindaco Ignazio Marino, in merito all’apertura della metro C. I primi treni sono partiti dai rispettivi capolinea, Pantano e Centocelle, alle 5.30. Il servizio sulla prima tratta della metro sarà attivo ogni giorno fino alle 18.30.
La prima tratta Monte Compatri/Pantano – Parco di Centocelle della metro C, che è entrata in servizio questa mattina, è composta da 15 stazioni, delle quali 5 sono di nuova costruzione, le restanti 10 sono adeguamenti delle stazioni di superficie del vecchio tracciato finale della ferrovia Laziali. Un percorso di 12,5 km (4,3 in sotterranea e 8,2 in superficie) che permette un collegamento tra i quartieri Alessandrino, Prenestino-Centocelle, Torre Maura, Torre Angela fino al confine orientale della città di Roma (Grotte Celoni, Borghesiana, Finocchio), con l’ultima stazione di Pantano nel comune di Monte Compatri.
Nel suo tratto sotterraneo, la metro C corre a 30 metri di profondità all’interno di due gallerie a singolo binario. I treni della linea C non hanno conducente a bordo. Sono controllati e guidati dal Sistema di Automazione Integrale ‘driveless’ che consente di gestire la linea in modo completamente automatico. Ogni treno della linea C è composto da sei vagoni climatizzati, con 204 posti a sedere e una capienza massima di 1.200 passeggeri. Il sistema di automazione e gestione operativa da remoto della linea C è nel deposito/officina di Graniti, dove risiede la Dirigenza Centrale Operativa, il ‘cervello’ dal quale si controllano il movimento dei treni e la sicurezza dei passeggeri.
Una soddisfazione, quella del sindaco, che però si scontra con qualche incidente di percorso. La metro C, infatti, non ha avuto nemmeno il tempo di aprire, che già ha fatto registrare il primo guasto tecnico. Un imprevisto, che si aggiunge all’allagamento che si è verificato nei giorni del nubifragio dei giorni scorsi. I passeggeri, infatti, sono stati fatti scendere: il primo treno della nuova metro C non arriva al capolinea, ma si ferma quattro stazioni prima a causa di un inconveniente sulla nuova linea metropolitana della Capitale.
Il treno, infatti, è stato ‘bloccato’ alla fermata Due Leoni-Fontana Candida dove sono stati fatti scendere dai vagoni i passeggeri. Dopo circa 11 minuti i passeggeri sono stati fatti salire su un altro treno con destinazione Pantano.
E’ stata l’ANSA ad aver raccolto le testimonianze dei primi passeggeri della terza linea della metropolitana di Roma. “Così come ci sono quelli dell’IPhone 6 noi siamo quelli delle metro – dice uno studente di Ingegneria di Roma Tre ‘armato’ di macchina fotografica per immortalare il suo primo viaggio – Non potevo mancare oggi. Sono emozionato perché non si inaugurano metro ogni giorno qui a Roma”. Eppure, l’emozione ha dovuto fare i conti con una corsa che si è arrestata molto prima del previsto.
Secondo ATAC, “non c’è stata alcuna interruzione nella corsa del primo treno partito dalla stazione di Centocelle”. “Il treno – prosegue il comunicato dell’azienda – si è fermato solo alcuni minuti per consentire la soluzione di un problema tecnico proprio per evitare limitazioni e completare la corsa. I passeggeri hanno raggiunto il capolinea senza bisogno di cambiare treno”.
Di tutt’altro parere il Codacons. “La metro C sembra essere partita col piede sbagliato” – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi, commentando il problema tecnico che ha coinvolto il viaggio inaugurale della nuova linea metropolitana della capitale. “Ciò che è accaduto oggi, quando la metro C era sotto gli occhi di tutti e avrebbe dovuto garantire un funzionamento perfetto, è di pessimo auspicio – aggiunge – Una linea nuova di zecca, costata miliardi di euro e attesa per anni, non può permettersi alcun problema tecnico. Vogliamo sperare che il guasto odierno non sia un sintomo di ciò che attenderà gli utenti in futuro, ossia una metro dove gli stop e i problemi tecnici sono quasi quotidiani, al pari di quanto già avviene – conclude Rienzi – sulle linee A e B e sulla Roma-Lido”.