Aria condizionata per resistere al caldo, come risparmiare sulla bolletta
(Adnkronos) – Con il solstizio d'estate è arrivato il primo caldo africano della stagione. E se da una parte le temperature si alzano, per fortuna il costo del condizionatore in bolletta scende tanto che, secondo l’analisi di Facile.it, quest’anno chi sceglierà di accenderlo dovrà mettere a budget – considerando le tariffe luce attuali – circa 124 euro, il 43% in meno rispetto allo scorso anno. Un vero sollievo per gli oltre 26 milioni di italiani che, secondo l’indagine commissionata da Facile.it a EMG Different, hanno un condizionatore in casa e, in particolare, per i 2 milioni di proprietari che, scottati dalla bolletta dello scorso anno, hanno dichiarato di non volerlo accendere. Se il prezzo dell’energia quest’anno sarà più clemente di quanto non sia stato lo scorso, è importante fare attenzione a come si usa l’apparecchio perché le cattive abitudini potrebbero comunque avere un impatto negativo in bolletta. Per aiutare i consumatori, Facile.it ha realizzato un breve vademecum con alcuni consigli pratici per ridurre le spese, ma soprattutto gli sprechi, e risparmiare sul conto finale. 1 – La classe energetica fa la differenza. Il primo elemento da tenere in considerazione se si vuole risparmiare è scegliere con attenzione la classe energetica del condizionatore; migliore è l’efficienza dell’apparecchio, minori saranno i consumi. Chi è alle prese con l’acquisto, quindi, farebbe bene ad optare per un modello di classe A o superiore in modo da ridurre notevolmente il peso in bolletta; numeri alla mano, passare da un condizionatore di classe B ad uno di classe A++ significa ridurre il costo di circa il 40% all’anno (all’incirca 50 euro). Occhio, però, alle etichette energetiche; se è vero che a partire dal 2021 è entrata in vigore la nuova classificazione per molti degli elettrodomestici che utilizziamo all’interno delle mura domestiche, è altrettanto vero che la novità non ha ancora interessato il mondo dei climatizzatori. Chi ha già un condizionatore datato, invece, può sfruttare le detrazioni fiscali: cambiando un vecchio impianto si può godere di bonus fino al 65%. 2 – Freddo sì, ma non polare. Scegliere la temperatura corretta può sembrare una banalità ma non lo è: mantenere la temperatura troppo bassa non solo fa male alla salute, ma è anche uno spreco di denaro. Impostare 6-8 gradi in meno rispetto all’esterno è l’ideale e, se l’apparecchio ne è dotato, meglio ancora usare la funzione di deumidificazione; questa scelta permette di alleggerire la bolletta fino al 13%. 3 – Condizionatore inverter. Un altro consiglio da tenere a mente è quello di valutare l’istallazione di un condizionatore inverter, apparecchio che – a differenza di quello tradizionale – una volta raggiunta la temperatura ideale, rallenta la velocità del motore e funziona al minimo, evitando il consumo di energia necessario per fermarsi e ripartire. Scegliere questa tipologia di climatizzatore permette un risparmio energetico del 30% rispetto ad uno standard. 4 – L’importanza della manutenzione. Sottovalutare la manutenzione dell’impianto e la pulizia dei filtri può costare caro alla salute e al nostro portafogli tanto che, utilizzando un apparecchio mal conservato, possiamo arrivare a spendere fino all’8% in più. 5 – Il buon senso non guasta mai. Tenere le finestre aperte quando l’aria condizionatore è in funzione è una noncuranza che può rivelarsi dannosa per il conto finale. Per evitare sprechi di corrente (e di denaro), quindi, quando accendiamo il climatizzatore è bene verificare che il fresco non venga disperso. Oltre a chiudere le finestre, è utile anche abbassare le tapparelle per non far entrare il calore delle ore più calde e fare attenzione alle porte delle altre stanze; lasciarle aperte quando non necessario, disperdendo così il fresco, può incidere sino al 6% sui consumi. 6 – Funzione sleep. Durante le ore notturne, in alternativa alla deumidificazione, è bene preferire la funzione apposita per la notte oppure programmare in maniera corretta e sensata la temperatura e l’eventuale spegnimento dell’apparecchio; in questo modo la riduzione degli sprechi arriva al 10%. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)