Arrestati a Napoli rapinatori di Rolex dalla Mobile di Roma
Sgominata una banda di sette persone che avevano seminato il panico nella Capitale compiendo vari colpi
Nell’ambito del fenomeno delle rapine ai danni dei possessori di “Rolex” e di altri orologi di elevato valore, la Squadra Mobile della Questura di Roma ha tratto in arresto in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nr. 38529/14 R.G.N.R. e nr. 20498/14 R.G. G.I.P. emessa il 26.08.2014 dal Giudice per le Indagini Preliminari di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, sette soggetti F.S. di anni 29, D.L. L. di anni 27, S. G. di anni 41, M. L. di anni 56 ed i trentatreenni B. N., F. V. e V. S. Da diverso tempo, personale di questa Squadra Mobile si era preposto di riuscire ad individuare una pericolosa banda di origine partenopea che si era compreso operare nella Capitale, ove aveva assestato diversi colpi ai danni di malcapitati possessori di orologi di valore che venivano aggrediti e rapinati specialmente in zone notoriamente frequentate e abitate da persone benestanti, con particolare predilezione per i quartieri romani Salario, Parioli, Flaminio e Prati.
Nella quasi totalità dei casi, i malviventi individuavano le vittime viaggiando a bordo di due scooter, normalmente a coppia e facendo attenzione alla presenza di eventuali pattuglie delle Forze dell’Ordine. La vittima, “scelta” in base alla zona, al suo “status” sociale e all’autovettura di particolare valore in suo possesso veniva agganciata, seguita ed aggredita non appena si fermava al semaforo o all’interno di parcheggi o garage privati. L’aggressione avveniva solitamente mediante minaccia di un’arma da fuoco o con la simulazione di un incidente stradale (danneggiamento dello specchietto) dopodiché, ottenuto il bottino, i malviventi si davano a precipitosa fuga nel traffico cittadino effettuando anche spericolate manovre contromano.
All’esito dei delicati e mirati servizi di o.c.p. venivano individuati tutti i componenti della banda, proveniente dai cosiddetti “Quartieri Spagnoli” di Napoli, a carico dei quali sono state ricostruite ben sette rapine aggravate commesse in questa Capitale nel corso del 2014, ai danni di possessori di orologi “Rolex” e/o di marche di elevato valore commerciale. Nel dettaglio, a carico di quattro componenti della banda, M. L. di anni 56 e B. N., F. V. e V. S., coetanei di anni 33, erano già scattate le manette ai polsi il decorso 23 maggio allorquando, nel corso di un servizio di osservazione nei pressi di Via Medaglie D’Oro, gli stessi venivano discretamente seguiti dal personale della VI Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile e bloccati, prima di guadagnarsi la fuga verso Napoli, con indosso un orologio da polso marca Patek Philippe mod. “Le ore del mondo” ed un orologio marca Rolex mod. Daytona.
Dal racconto delle vittime, si riusciva a ricostruire che i sopracitati elementi del pericoloso sodalizio napoletano a bordo di 3 scooter Honda modello Sh300, dopo essersi accorti che un passeggero di un’autovettura Mercedes possedeva un orologio di elevato valore commerciale, lo avevano “agganciato e pedinato” nei pressi di via Cola di Rienzo, in zona Vaticano. Dopo circa venti minuti, intorno alle ore 16:00 all’intersezione semaforica di Via Aurelia antica, lo avevano aggredito violentemente riuscendo alla fine della colluttazione a strappargli l’orologio marca Patek Philippe, del valore di circa 35.000,00 euro e cagionandogli alcune escoriazioni, dandosi poi a precipitosa fuga in direzione opposta al senso di marcia.
Nelle more dell’espletamento delle formalità di rito veniva tempestivamente ricostruita dagli investigatori una seconda rapina, avvenuta alle precedenti 13:50 in zona Ponte Milvio, che aveva fruttato ai quattro l’orologio Rolex Daytona con cassa in oro, trovato indosso ai malviventi. Nel dettaglio, la vittima – individuata ancor prima che sporgesse una rituale denuncia presso Uffici di polizia – dichiarava di essere stata seguita fino all’interno del suo garage ove all’atto di parcheggiare l’autovettura veniva immobilizzata da due individui e rapinata del prezioso orologio da polso.
Gli ulteriori membri del sodalizio sono stati successivamente individuati grazie alla certosina collazione di un nutrito numero di foto segnaletiche di rapinatori, prevalentemente di origine partenopea, dediti al settore specifico ed all’analisi dei tabulati del traffico telefonico, attività che hanno permesso di chiudere il cerchio nei confronti dei restanti componenti della banda accollando loro ulteriori fatti delittuosi. Ed invero, tutte le rapine poste a segno dai predetti sono state compiutamente analizzate anche attraverso le denunce presentate dalle vittime dei reati, in Commissariati di P.S. o Stazione dell’Arma dei Carabinieri di zone diverse della Capitale, confermando il modus operandi utilizzato dagli odierni arrestati.
Vale la pena di segnalare, tra le oltre sei rapine aggravate commesse dalla banda, quella avvenuta il 21 gennaio 2014 in zona Viale Parioli, ai danni di una donna rapinata del suo orologio marca Audemars Piguet modello “Barrichello” del valore commerciale di circa 45.000,00 euro. La giovane donna veniva individuata, pedinata ed aggredita da S. G. e D. L. L., intorno ad ora di pranzo, sotto gli occhi dei passanti riportando successivamente alcune lesioni al braccio sinistro.
In un altro caso, avvenuto in data 11.05.2014 a mezzogiorno nelle vicinanze di Piazza Euclide, i malviventi con la “tecnica dello specchietto” costringevano la vittima ad arrestare la marcia dopodiché aggredivano il conducente dell’autovettura sottraendogli l’orologio Rolex, incuranti della presenza all’interno dell’autoveicolo della moglie e dei bambini minori. Nell’esecuzione delle misure di custodia cautelare in carcere val la pena di evidenziare un particolare degno di nota: durante la perquisizione dell’appartamento del ventinovenne F. S. lo stesso, accortosi della presenza del personale operante fuggiva dalla finestra e, complice l’oscurità, si arrampicava sulle ringhiere dei terrazzi, rischiando di cadere nel vuoto per poi farvi rientro, al termine della perquisizione.
Il movimento repentino veniva osservato dal personale ivi presente e determinava gli operanti ad un nuovo ingresso nell’abitazione del rapinatore le cui orme venivano seguite fino ad un letto contenitore all’interno del quale veniva sorpreso, per l’appunto, il F.S. che si presentava steso con le braccia conserte come se fosse morto salvo riprendersi, alzando le mani in segno di resa, alla vista del personale. L’odierna operazione di polizia giudiziaria consente oggi di disarticolare una pericolosa banda di malviventi di origine partenopea dediti alla commissione di rapine ai danni di possessori di orologi Rolex o di valore equivalente testimoniando ancora una volta l’impegno della Squadra Mobile di Roma nei confronti di tale fenomeno di particolare allarme sociale. Questa ed altre attività come questa stanno consentendo, specialmente negli ultimi tempi, di addivenire all’esecuzione di provvedimenti cautelari nei confronti di pregiudicati specificamente dediti a rapine di tale natura.