Arrestato Gianni Alemanno: l’ex sindaco di Roma a Rebibbia per violazione obblighi di sorveglianza
Per l’ex sindaco, che aveva guidato la Capitale dal 2008 al 2013, il 2025 inizia sotto una luce ben diversa da quella che aveva probabilmente immaginato
L’ultimo giorno del 2024 si è chiuso con un colpo di scena nella politica romana: Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma ed ex ministro, è stato arrestato nella serata del 31 dicembre per violazione delle prescrizioni imposte dai magistrati di sorveglianza. Attualmente si trova nel carcere di Rebibbia. Condannato a un anno e dieci mesi per traffico di influenze illecite, Alemanno era stato affidato ai servizi sociali, ma secondo i giudici avrebbe più volte violato il programma stabilito, sostenendo di avere impegni successivamente rivelatisi falsi.
Le accuse a Gianni Alemanno e il contesto giudiziario
La condanna di Alemanno è legata alla maxi indagine su “Mondo di mezzo”, che ha scosso Roma e l’intero Paese, facendo emergere una rete di corruzione e malaffare che coinvolgeva personaggi chiave della politica e dell’imprenditoria. Alemanno è stato ritenuto colpevole di aver favorito lo sblocco di pagamenti dell’azienda comunale Eur Spa in favore di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, figure centrali nel sistema di relazioni illecite emerso dall’inchiesta.
Il Tribunale di Sorveglianza di Roma, accogliendo una richiesta della difesa, aveva deciso di affidare l’ex sindaco a un programma di lavori socialmente utili presso il villaggio “So.Spe.-Solidarietà e Speranza” di suor Paola D’Auria. La struttura, nota per il suo impegno verso ragazze madri, famiglie in difficoltà e vittime di violenza, rappresentava un’opportunità per Alemanno di contribuire al reinserimento sociale di persone fragili, mettendo in pratica il suo percorso di riabilitazione.
Le violazioni contestate
Nonostante questa possibilità, i giudici accusano Alemanno di non aver rispettato le prescrizioni imposte. Tra le principali violazioni contestate:
- Sottrazione al programma stabilito: Alemanno avrebbe dichiarato impegni personali che si sono rivelati falsi.
- Violazione degli orari: Le disposizioni prevedevano il divieto di uscire di casa prima delle 7 del mattino e l’obbligo di rientrare entro le 21, ma sembra che queste restrizioni siano state infrante.
- Frequentazioni non autorizzate: Era vietato accompagnarsi a pregiudicati, un ulteriore punto sul quale si sono concentrate le verifiche delle autorità.
La gravità delle violazioni ha spinto il Tribunale di Sorveglianza a revocare l’affidamento ai servizi sociali e a disporre l’immediata traduzione in carcere.
Un colpo alla carriera politica
Questa vicenda rappresenta un duro colpo per Alemanno, che di recente aveva cercato di rilanciarsi politicamente con la fondazione del movimento “Indipendenza”. Dopo un periodo di silenzio pubblico, l’ex sindaco di Roma aveva tentato di riposizionarsi come voce critica nei confronti del sistema politico nazionale, ma gli eventi giudiziari lo riportano al centro di un capitolo giudiziario che sembrava essersi chiuso.
Rebibbia
Per Alemanno, il trasferimento a Rebibbia è un punto di svolta drammatico. L’arresto, avvenuto in una serata simbolica come quella di San Silvestro, ha suscitato clamore e riaperto il dibattito sulla trasparenza e sull’etica nella gestione della cosa pubblica.
Al momento, le reazioni dal mondo politico si dividono tra chi sottolinea l’importanza del rispetto delle leggi e chi evidenzia l’asprezza della misura adottata. Per l’ex sindaco, che aveva guidato la Capitale dal 2008 al 2013, il 2025 inizia sotto una luce ben diversa da quella che aveva probabilmente immaginato.