Arriva il 2024 e anche l’Oroscopo dell’anno nuovo. Ci pensa il logaritmo
Il successo dell’Oroscopo potrebbe risiedere proprio nell’umano desiderio di sottrarsi all’incertezza, alla paura del futuro
Le pagine di quotidiani e riviste si riempiono di oroscopi per il 2024. Ugualmente nelle tv si parla dei segni zodiacali e delle nostre fortune. Come ogni anno, dall’inizio della civiltà umana. Si sa che non è vero niente ma allora perché ci credono in tanti?
Ogni volta che ci avviciniamo alla fine e all’inizio dell’anno nuovo i giornali si riempiono di oroscopi e nei programmi tv astrologi di chiara fama, tengono rubriche astrologiche più ampie del solito. Devono pronosticare, per ogni segno zodiacale, come sarà l’anno che verrà. In tanti ci credono. Sicuramente anche tra quanti stanno leggendo adesso l’articolo. Vi prego non vi infastidite. Nessuno potrà impedirvi di credere a quello che vi raccontano Paolo Fox, Branko o Jupiter. Per citare solo tre astrologi televisivi, che tra l’altro ho conosciuto e che ho avuto nei miei programmi per tanti anni.
L’oroscopo ha tanti seguaci, che non sanno perché ci credono
Ma come, mi chiederete, non credi all’oroscopo ma curavi spazi con astrologi nei programmi tv? Certo. Spesso si dà al pubblico ciò che chiede. Si affrontano temi che pensiamo possano fare ascolto anche se non se ne condivide i contenuti. Non sempre è così. Ci sono tante eccezioni, anche quella per cui si dà al pubblico non quel che chiede ma quel che vuole il ministro, il direttore, il cardinale che fa la raccomandazione. Succede più spesso di quanto non si pensi. Ma torniamo a noi. Gli annunci dell’oroscopo sono sempre roboanti quanto evasivi. Niente di preciso, niente di concreto, solo opportunità, possibilità, ipotesi, tendenze.
Per il 2024 si annunciano grandi cambiamenti: Toro fortunato, Leone con sei mesi complicati. E via così.
In un Oroscopo per il 2023 ho ripreso una frase dedicata al mio segno zodiacale, quello dei Pesci, per l’anno in via di estinzione: “Può darsi che le provocazioni che vi lancerà Urano implicheranno per voi decisioni fulminee, forse anche cambiamenti di casa o addirittura di residenza, uno strappo con le vostre radici e coming out di ogni genere finalizzati a un volo liberatorio verso mondi che vi erano stati preclusi. Il tutto accompagnato dallo sprigionarsi di risorse insospettate, di talenti finora inascoltati da mettere al servizio di quella che sta per diventare la versione più forte, più soddisfatta, più amata «da» e «di» voi stessi.”
Oroscopo: frasi vaghe, possibilità, può darsi, forse…
Non c’è stato nessun trasloco, nessun cambio di residenza. Dal 2020 vivo nello stesso luogo, nella stessa casa. Nessuna risorsa inaspettata s’è sprigionata… tutto è proceduto tranquillamente. Nessun accenno a fortune o a disgrazie inattese, a crisi familiari, a problemi economici precisi. Le frasi sono vaghissime e non dicono niente pur sembrando affermare qualcosa.
Decisioni fulminee? Quando non capitano? Voli liberatori e coming out? Niente di tutto ciò. Ero e resto eterosessuale, non ho cambiamenti particolari nella mia vita da svelare al mondo. Tuttavia, se avessi delle aspettative di cambiamento (chi non ne ha?) potrei identificarle in quelle frasi. Magari aspettative piccole, settoriali. Tutti vogliamo stare meglio in salute, in amore, in economia. Potrei leggere in quelle frasi quel che mi farebbe piacere accadesse.
Ecco, quella convinzione, dicono gli astrologi, è quello che ti farà conseguire l’obbiettivo. Filosofia zen. Sarà vero, probabilmente lo è. La nostra capacità di autoconvincimento è enorme e solo noi siamo gli artefici delle nostre fortune o disgrazie. Ma se è vero questo l’oroscopo non c’entra un fico secco! Neanche la cartomante o la divinazione della zingara che legge il palmo della mano ci potrebbero prendere.
I logaritmi che assumono informazioni sui nostri interessi
Ma ci riesci se ci credi. Questo è un principio psicologico su cui si fa leva per convincerci a fare scelte: consumi, voti elettorali. Lo sanno anche gli artefici dei logaritmi, quelli che cercano di carpire quante più informazioni social su di noi per inviarci pubblicità, promozioni, frasi, fake news per indurci a scegliere cosa comprare e per chi votare. Insomma non è l’oroscopo che prevede i nostri risultati, siamo noi che vogliamo leggerlo in quelle frasi sibilline (da Sibilla Cumana, la veggente). Insomma ci prendiamo in giro da soli.
L’origine del termine oroscopo, ovvero osservare l’ora (della nascita)
Con l’arrivo dell’anno nuovo ci sarà un importante cambiamento, che porterà Plutone nella costellazione dell’Acquario. Branko, che per me resta l’astrologo principe, ha di recente pubblicato il suo libro “Calendario Astrologico 2024”, in cui racconta i cambiamenti segno per segno. Non lo farà ma io sono sempre più convinto che chi fa questi libri, facilmente ripubblica quelli di qualche anno fa, pari pari, con piccoli cambiamenti. Tanto chi se ne accorgerebbe? Questo perché nessuno verifica. Non conta sapere se è vero, conta che ci dica cose positive.
Infatti cos’è esattamente l’oroscopo?
Deriva dal greco antico e significa più o meno uno sguardo all’ora. La parola è formata da hora, ὥρα (ora) e skopéō, σκοπέω (osservare, guardare). Infatti gli oroscopi dipendono sempre da tre fattori: data, ora e luogo di nascita, che svolgono un ruolo essenziale quando si tratta di fare una previsione astrologica corretta. Uso questi termini ma ribadisco che per me si tratta di un gioco, un prendersi in giro non dichiarato tra astrologo e lettore.
Non è il segno che ci arriva dal cielo ma siamo noi stessi ad attribuirgli un potere magico
Tutto si fonderebbe su un’analogia. Quel che c’è in terra è anche in cielo. Ovvero la corrispondenza tra astri ed eventi celesti e terreni. Non solo l’astrologia ma anche molte arti si sono fondate su questo concetto di corrispondenza che ritroviamo nella pittura e soprattutto nell’architettura religiosa del medioevo per esempio o anche nella consultazione degli astri prima di una battaglia nella Roma antica. Gli astri si consultavano per sapere come sarebbe andata la giornata, un matrimonio, una impresa economica. Si chiama pensiero magico, ovvero credere che i segni che vediamo siano la indicazione divina (celeste) sulla strada da seguire. Mentre è il nostro stesso pensiero che torna a noi con un potere aumentato dal corrispondente segnale divino.
Un esperimento scientifico ha mostrato che i segni zodiacali non sono abbinabili a precisi tratti della personalità
I segni zodiacali vengono anche usati per definire i caratteri e la personalità di un individuo. Ai segni sono attribuiti i quattro elementi: acqua, terra, fuoco e aria. L’acqua rimanda alle emozioni, l’aria alla creatività, il fuoco al coraggio e la terra alla solidità. Da qui discendono poi caratteristiche diverse per ogni segno zodiacale di ogni gruppo. Tutto questo non ha alcuna credibilità. Scusate se lo dico così drasticamente ma è il risultato di uno studio effettuato anni fa.
Un astrologo ha dovuto abbinare il segno zodiacale di una persona al risultato del loro CPI (California Personality Inventory). Il CPI è un inventario di autovalutazione creato da Harrison G. Gough pubblicato da Consulting Psychologists Press. Il testo (con il test incluso) è stato pubblicato per la prima volta nel 1956 e la revisione più recente è stata pubblicata nel 1996. Il CPI è stato creato per valutare i concetti popolari quotidiani che le persone comuni usano per descrivere il comportamento delle persone che li circondano. Quel che è importante per noi è che il CPI è un metodo affidabile per determinare la personalità di un individuo. È stato scoperto che gli astrologi non erano in grado di abbinare correttamente il segno zodiacale al risultato CPI, se non per caso..
Ciò significa che l’astrologia è soltanto casualità e non è un modo affidabile per prevedere la personalità. Quando leggiamo le caratteristiche di coloro che hanno il nostro segno zodiacale ci sembra di riconoscerci in quei tratti. Ma provate a fare un esperimento voi stessi. Scambiando le caratteristiche dei segni tra loro e provando a leggerle a una vostra cavia. Lui si ritroverà in quello che gli state leggendo, anche se quel che leggete era stato scritto per l’Ariete mentre la cavia è della Vergine.
I nostri cervelli sono programmati per cercare conferme anche quando non esistono
In un altro esperimento, gli oroscopi dei partecipanti al test sono stati abbinati agli eventi del giorno precedente. Quando gli oroscopi venivano presentati con il segno zodiacale del partecipante, era più probabile che gli altri membri del test riferissero che l’oroscopo corrispondeva agli eventi del giorno precedente. Questo mostra come gli individui influenzano le loro percezioni in base alle aspettative. Insomma gli oroscopi ci paiono affidabili quando invece non lo sono. Siamo noi che gli diamo l’affidabilità perché abbiamo bisogno di conferme.
Secondo l’astronomo americano Sten Odenwald, quindi, il motivo per cui l’astrologia può sembrare che funzioni è perché i nostri cervelli sono programmati per cercare conferme, anche quando non ne esistono. Molti professionisti dell’astrologia sono convinti che l’astrologia sia una scienza. Anche se io credo che qualcuno di loro mangi la foglia e sappia che è tutto un gioco. Ma nonostante i molti tentativi ed esperimenti, l’efficacia e le prove scientifiche dell’astrologia devono ancora essere dimostrate. In conclusione, l’astrologia non ha un meccanismo verificabile dietro di sé e gli astrologi non seguono alcun tipo di metodo scientifico nel loro processo, quindi non può essere classificata come scienza.
Tutta l’astrologia si basa su credenze senza una base scientifica
Le prime tracce dell’astrologia risalgono all’antica civiltà babilonese. Nel documento chiamato “I giorni di Anu ed Enlil”, risalente probabilmente al XVII sec. a. C., sono state decifrate nozioni astrologiche basate, ad esempio, sugli spostamenti del pianeta Venere.
Già gli antichi egizi osservavano il cielo e attribuivano un grande significato alle costellazioni. Questa civiltà riteneva che i segni zodiacali fossero delle raffigurazioni delle divinità e ha posto le basi per gli oroscopi così come li conosciamo oggi. Sia i greci che i romani accolsero queste credenze. La cultura astrologica sopravvisse con una certa importanza anche nei millenni d.C. A colpirla duramente fu Copernico: se la Terra girava attorno al Sole, allora i calcoli e le interpretazioni sulla posizione degli astri andavano rivisti completamente!
La base per le moderne previsioni è stata gettata successivamente con l’aiuto della matematica e della filosofia. Si è affermato il fatto che i dodici segni zodiacali suddividono l’anno allo stesso modo del calendario. Questa suddivisione ha fatto sì che venissero utilizzati da un numero sempre maggiore di persone, perché in questo modo erano più facili da integrare nella vita quotidiana. I segni zodiacali derivano dalla congiunzione dei punti o stelle che li determinano. Ma quelle stelle non sono poste su uno stesso piano nell’arco celeste, bensì a distanze diverse e solo la nostra visione terrestre ce le fa apparire in quel modo. Quindi quei segni astrologici di fatto non esistono, o meglio, esistono solo nella nostra immaginazione.
Hanno davvero tanto successo gli oroscopi? L’oroscopo di Branko a Unomattina
Vi svelerò un segreto. Per anni ho fatto il capo autore a Unomattina, su Raiuno. Il programma si apriva sempre con un oroscopo detto in diretta (a volte) da un astrologo. Per molti anni Branko ha tenuto questa rubrica con un discreto seguito di audience. Solo il lunedì era in diretta, poi registrava gli altri oroscopi della settimana. Finché poi un giorno si ritirò nel suo castello e dovemmo trovare altri del suo livello e non fu possibile. Paolo Fox che era il suo vero erede, anche se non riconosciuto dal maestro, era stabile da Guardì. Ne provammo una infinità, anche donne con rubriche importanti sulle riviste, ma nessuno mai ha fatto gli ascolti che faceva Branko.
Insomma, per farvela breve. L’oroscopo come rubrica perdeva ascolti e ogni anno si riduceva sempre più il tempo a sua disposizione. Al pubblico gliene importava poco, anche perché chi era più colto cercava le notizie e si spazientiva con l’oroscopo e le casalinghe o i pensionati avevano da fare altro, piuttosto che guardare chi non conoscevano. Il successo dell’oroscopo era il successo di Branko non della rubrica! Poi a nessuno piace ascoltare l’oroscopo degli altri, ciascuno vuole solo il proprio. Per questo l’audience diminuiva col passare dei vari segni zodiacali.
Però nessun quotidiano e nessuna trasmissione ha il coraggio di fare a meno dell’oroscopo. La ragione sta nel fatto che una parte di pubblico la richiede e se si trova il personaggio giusto può essere un successo.
Gli studi psicologici sul nostro desiderio di certezze
La ragione di tale successo potrebbe risiedere proprio nell’umano desiderio di sottrarsi all’incertezza, alla paura del futuro. Si tratta di un fenomeno chiamato “effetto Forer”, dal nome del suo scopritore. Secondo lo psicologo Bertram R. Forer, il nostro desiderio di conoscerci per poter dire “questo sono io”, può portarci a credere a un profilo psicologico elaborato su di noi da qualcun altro.
Per verificare la sua ipotesi, nel 1948 Forer fece compilare ai suoi studenti un test di personalità. Al termine, consegnò a ognuno una descrizione dicendo che si trattava del profilo di personalità risultato dal test.
In realtà, tutti gli allievi ricevettero lo stesso identico testo, ispirato ai consigli di una rivista di astrologia e completamente scollegato dalle risposte date.
La maggior parte degli studenti si disse d’accordo con la descrizione di sé che aveva letto, prima di scoprire la verità. Le frasi erano piuttosto generiche e molti potevano identificarvisi. Le frasi che si leggevano erano molto vaghe: “Hai bisogno di essere apprezzato (…) ma tendi a essere autocritico”, “A volte sei estroverso (…) altre volte introverso”, “Hai molte capacità ancora inutilizzate”.
Questi studi dovrebbero aprirci gli occhi sulle strategie di propaganda per farci credere cose non vere
Secondo gli studi di un altro psicologo, Richard Wiseman, le persone che si sentono fortunate a volte ottengono davvero più successo di chi si crede sfortunato. Questo dipenderebbe dal loro atteggiamento soddisfatto e positivo, che le porta a impegnarsi con ottimismo nella vita. È possibile quindi che qualcuno, leggendo un oroscopo favorevole che solleva l’umore, creda inconsapevolmente in questa profezia!
Quindi se serve per dare un incentivo, ben venga l’oroscopo, anche se è tutta fuffa. Però il dato dovrebbe farci riflettere su altre questioni, altre comunicazioni, altre notizie in cui crediamo e che sono invece costruite ad arte per convincerci di qualcosa che interessa a chi ce le propina. Sto parlando della Propaganda, ma questo è un tema troppo complesso per parlarne adesso.