Arriva una novità nel mondo del booking: si chiama My Take It
Tiziano Schiappa, fondatore di My Take It, startup nel turismo che fa innovazione nel settore del booking
Oggi intervistiamo il fondatore Tiziano Schiappa e i soci Emanuele Gradi e Giulio Blasi, della startup My Take It.
Buongiorno ragazzi, in questo periodo si sente molto parlare di voi nel mondo startup romano, e siamo felici di intervistarvi, come esempio di startup romana che ci ha creduto nonostante le difficolta del panorama in essere.
Come è nata My Take It e in cosa consiste?
My take It è nata da un sogno. Mi trovavo per le strade di New York e avevo solamente 50 dollari per pernottare. Cercando tra i vari siti web già esistenti e impostando il filtro a 50 dollari, mi venivano proposte strutture sempre più care, insomma anche se di poco non riuscivo a rientrare nel mio budget. Questo perché nella fase finale prima della conferma, si andavano ad aggiungere al mio prezzo, tassi e costi extra che facevano lievitare la mia base di partenza. My Take It è proprio questo, una piattaforma all’inclusive, per evitare sorprese poco piacevoli, nella quale si può impostare il proprio prezzo massimo e senza sorprese si ha un risultato che rispetta i nostri parametri di spesa, tenendo già conto di tasse, oneri ed imposte varie.
In questo modo è sempre il cliente ad avere il pieno controllo del suo budget, lo stesso, dovrà solo pensare ad un prezzo e la piattaforma farà il resto.
Da quanto tempo ci lavorate?
Ci lavoriamo da ben tre anni, l’idea fu pensata da Tiziano nel Marzo 2016. Lo conoscemmo i primi mesi di gennaio e da subito Tiziano ci colpì e ci appassiono alla sua idea di progetto. Eravamo consapevoli che creare una piattaforma che ragionasse all’inverso ed in un modo non convenzionale o comunque differente dalle piattaforme già presenti sul mercato, ci avrebbe impegnato molto tempo, ma non ci sembrava impossibile e l’idea era molto innovativa. Avevamo un reale problema di fondi, ma Tiziano ha portato avanti il tutto, immettendo continuamente risorse economiche nel progetto. Risorse che acquisiva dai suoi due lavori. Questa sua tenacia e questa sua voglia di crederci, ha contribuito a creare con il tempo, un rapporto di stima e fiducia reciproca, che oggi ci lega e, caratterizza il nostro rapporto. Nei tre anni ci siamo dati molto da fare per raccogliere feedback sia lato domanda che lato offerta, implementando continuamente nuove funzionalità, che hanno arricchito sostanzialmente il nostro portale e hanno reso la nostra piattaforma ancora più innovativa. I tre anni di sviluppo sono stati utili per farci conoscere nelle varie fiere di settore come TTG di Rimini, BIT di Milano, BMT di Napoli, e sono stati utili nel raccogliere adesioni dai piccoli hotel e dai grandi gruppi alberghieri.
Abbiamo sfruttato gli anni di programmazione per creare intorno al nostro brand un’identità.
Quali sono i vostri punti di forza?
Con My Take It, la garanzia del miglior prezzo è sempre garantita. Questo è reso possibile grazie al nostro funzionamento: facciamo leva su commissioni più basse, lavoriamo sugli incassi immediati e la non cancellazione delle prenotazioni. In questo modo gli hotel possono proporre prezzi non rimborsabili sempre molto competitivi ed allettanti, con la consapevolezza della sicurezza della prenotazione.
Questo grazie al nostro algoritmo denominato Take it Price, che analizza le richieste di disponibilità, le medie prezzi giornaliere, la stagionalità e altre variabili utili a identificare il miglior prezzo di vendita, tenendo conto al contempo di eventuali tariffe minime indicate dagli alberghi.
Il portale si sincronizza inoltre con le principali Ota presenti sul mercato per ridurre i casi di overbooking. E’ di prossima uscita, un importante aggiornamento per dar modo a tutti gli owner di interfacciarsi con i principali channel manager di mercato.
Creiamo un’economia circolare intorno al nostro sistema di prenotazione, perché’ per ogni prenotazione andata a buon fine doniamo una parte di guadagno per la valorizzazione del territorio di destinazione del viaggiatore. Nell’ottica di un turismo responsabile, il viaggiatore diventa così componente attiva nella tutela del patrimonio artistico e culturale. Puntiamo a creare un mercato più responsabile sia lato domanda che lato offerta. Lato domanda rendendo i soggiorni più accessibili. Lato offerta con l’obiettivo di andare a limitare al massimo l’invenduto, generando più vendite.
Come evolverà My Take It, avete già pensato di esportare la vostra idea all’estero?
Si, abbiamo costruito una piattaforma che si adattasse quanto più possibile ad una veloce internazionalizzazione. Siamo nati per innovare e siamo felici di proporre una piattaforma che si adatta quanto più possibile alle esigenze dei clienti e degli albergatori e più che altro siamo felici di aver creato e di proporre una piattaforma di questo genere in Italia, nonostante le numerose difficoltà crediamo molto nel nostro paese. Puntiamo a nazionalizzarci entro questo 2020 e ad internazionalizzarci nel mercato UE entro fine 2021.
Quello che poi ci riserverà il futuro ancora non lo sappiamo, quello di cui siamo certi che vogliamo estendere il nostro modello di prenotazione al mercato dei voli e del noleggio a breve termine.