As Roma, Garcia diserta il summit: il futuro è un giallo
Il francese vicino alla rottura con la Roma. Ipotesi Mazzarri, Emery il sogno. E si pensa ad un ritorno clamoroso
Sono ore caldissime in casa Roma. Ci si gioca, o meglio si decide, il futuro. A Londra, capitale dell’Inghilterra, culla dei romanzi più frenetici. La società giallorossa, in particolare Pallotta, Baldissoni e Sabatini terrà un summit per capire e studiare la situazione della squadra capitolina tra oggi e domani.
Il punto chiave è il futuro di Rudi Garcia, a cui è legato quello di tanti giocatori. L’allenatore francese non è piaciuto per le ultime dichiarazioni in cui ha affermato che la Roma difficilmente potrà competere con la Juventus in futuro. Ma non c’è solo questo: l’ex Lille, infatti, è accusato di una gestione poco oculata dello spogliatoio e della rosa a propria disposizione. Non è un caso che Garcia, in un primo momento, sarebbe dovuto essere a Londra per il summit. Un summit che potrebbe decidere tutto.
Ma non solo: al centro della riunione dirigenziale il piatto forte sarà il mercato e soprattutto il progetto dello stadio che sembrerebbe aver subito una frenata. Molti giocatori, Keita e Gervinho su tutti, dipendono dal futuro di Garcia, mai così in bilico nei due anni giallorossi.
Intanto è già partito il fanta-ghigliottina: decapitato, a prescindere dal summit, il rivoluzionario Rudi, il prescelto per la successione sembrerebbe essere Walter Mazzarri. Da tempo il nome dell’ex Inter circola in ambienti vicini ai giallorossi e questa potrebbe essere l’occasione giusta per portarlo sulla panchina della Roma, con Branca al suo fianco.
Altrimenti c’è Montella, per un ritorno che avrebbe, a dir poco, del clamoroso. E il sogno Emery, destinato a rimanere tale, chiuso nel cassetto. Pallotta e la Roma sfogliano la margherita. Il fermento regna sovrano.