As Roma, la conferenza di Garcia e Ljajic prima della Fiorentina
Il tecnico francese e l’attaccante serbo hanno analizzato Fiorentina-Roma, gara d’andata degli ottavi di Europa League
La Roma si avvicina al primo atto degli ottavi di finale di Europa League, i giallorossi sono arrivati a Firenze dove domani affronteranno la Fiorentina in un emozionante derby tutto italiano.
Per gli uomini di Garcia è un momento durissimo, in campionato il ritardo dalla Juventus è diventato quasi incolmabile (bianconeri a +11), mentre dietro si comincia a sentire la pressione delle inseguitrici, tra cui spicca proprio la squadra allenata dall’ex Montella, tra le più in forma del campionato.
I viola però, hanno visto finire il loro momento magico con la pesante sconfitta per 4-0 in casa della Lazio, e chissà che questo risultato, insieme alle pesanti assenze in attacco, non possa favorire i giallorossi in vista della sfida di domani.
Ecco l’intervento integrale in conferenza stampa del tecnico francese, accompagnato quest’oggi proprio da un ex viola, Adem Ljajic:
Garcia: La prima cosa che si attende domani sera è una risposta dalla squadra, anche dopo il confronto di lunedì scorso? E cosa ha insegnato la gara di Coppa Italia contro la Fiorentina in vista di questo match?
“Abbiamo giocato tre volte contro la Fiorentina quest’anno. In casa in campionato, una in trasferta in campionato e una in casa in Coppa. Penso che domani sarà una gara differente perché non si ferma dopo la partita d’andata, si giocherà 180 minuti e forse di più. Non dobbiamo dimenticare questa cosa, dobbiamo gestire bene le due partite e non è c’è da fare bene solo domani e male al ritorno o viceversa. Il nostro obiettivo è superare il turno, dobbiamo giocare bene le due partite ma fare meglio di domenica non sarà difficile”.
Garcia: Lo scorso anno dopo ogni gol c’era un grande abbraccio comune, tra squadra, panchina e lei… quest’anno meno. C’è meno feeling?
“No è che segniamo meno in questo momento, solo questo (ride, ndc). Quando abbiamo segnato a inizio stagione abbiamo esultato allo stesso modo”.
Garcia: Si parla di una Roma che deve cambiare, che lei vuole cambiare. Cosa cambierà in vista della gara di domani?
“Io mi auguro di vedere la Roma di Rotterdam o quella del primo tempo di Verona, contro l’Hellas e non il Chievo, o quella degli ultimi 20-25 minuti contro la Juve. Parlo di 7-10 giorni fa, per questo sono fiducioso sulla possibilità dei miei giocatori di fare bene come hanno fatto poco tempo fa”.
Ljajic: Montella ha appena detto che per fermarti ti farà trovare nutella e playstation in Hotel, che ne pensi?
“Non so che rispondere (ride, ndr) voleva scherzare, perché ci conosciamo molto bene”.
Ljajic: Sembra che quest’anno, in campionato, la Roma ha sempre avuto bisogno di uno shock per giocare bene come per esempio con Juve e Lazio, in Europa invece ha quasi sempre fatto meglio e con più continuità. L’Europa vi aiuta a mantenere più alta la concentrazione?
Ljajic: “Penso che nei primi sei mesi abbiamo fatto molto bene. Ci sta un momento quando non va tutto molto bene, però dobbiamo tornare sul nostro livello, provando a fare bene. Qualche partita accade che prendiamo gol e poi ci svegliamo e giochiamo meglio. E’ successo però due-tre volte. Domani dovremo giocare il nostro gioco dal primo minuto e alla fine andrà bene”.
Garcia: La stessa domanda è stata fatta a Montella: tutte e due le squadre arriveranno senza centravanti, chi soffrirà di più questa assenza?
“Noi non abbiamo il capitano e loro Gomez, però si potrebbero vedere Babacar o Doumbia, sembrerebbe. Per gli allenatori c’è la possibilità di avere un vero centravanti, ma se non sarà così ci sarà un’altra scelta. Un giocatore con qualità differenti potrebbe essere un vantaggio in velocità per loro, senza avere uno specialista del ruolo. L’abbiamo fatto anche a Genova, può essere una scelta tattica interessante, in una parte della partita”.
Garcia: In questo momento che la Roma fatica sotto porta, il calcio propositivo della Fiorentina potrà essere un vantaggio?
Ljajic: Mihajlovic ha detto che devi essere più egoista in zona gol, che ne pensi?
Garcia: “Adem è il nostro miglior marcatore, sta facendo molto bene e sarà un giocatore importante anche per il resto della stagione in cui è migliorato molto. Forse si , non sappiamo come giocherà la Fiorentina, a volte le partite sono strane perché ci si aspetta una strategia e poi magari c’è n’è un’altra. Noi dovremo essere pronti a tutto come ha detto Adem e mettere in campo la nostra qualità”.
Ljajic: Quando lavoravo con lui (Mihajlovic, ndr) mi diceva le stesse cose. Ora sono cambiato ma credo che un attaccante debba essere un po’ egoista, anche se quando vedo un compagno libero preferisco passargli la palla che tirare in porta”.
Ljajic: Questa squadra è davvero psicologicamente bloccata, come si dice in queste settimane?
Garcia: Lei ha detto più volte che l’esempio per gli altri è Adem Ljajic, in cosa è cambiato?
Ljajic: “Secondo me non è una cosa così. Noi siamo un gran gruppo, ci parliamo tra di noi e sappiamo che questo è stato un mese brutto ma vogliamo uscirne a testa alta giocando come prima. Da domani potremo fare meglio, sicuramente”.
Garcia: “Da quando lui è arrivato ho sempre detto che lui è un talento enorme. Per me ha preso consapevolezza che lavorando questo talento può diventare un’arma devastante per lui e la nostra squadra. Lo ha fatto quest’anno, dove gli ho chiesto più continuità, è stato anche un po’ criticato diciamo, come l’anno scorso. Ma la risposta viene sempre dal campo e lui ha dato la migliore risposta. La stagione però non è finita e non si deve addormentare. Rimangono 3 mesi di stagione e rimane un giocatore importante anche perché è stato un esempio”.
Ljajic: Una volta è stato chiesto al mister se voi lo seguivate e lui mi ha risposto che dovevo chiedere a voi calciatori. Voi seguite in campo quello che vi chiede Garcia?
Garcia: I giocatori in allenamento seguono e hanno l’intensità adatta per scendere in campo e fare ciò che lei chiede, e soprattutto per vincere le partite?
Ljajic: “Sicuramente lo seguiamo, ogni settimana proviamo a mettere in campo quello su cui abbiamo lavorato. A volte non ci riusciamo e finisce così. Noi cerchiamo comunque di mettere in campo tutto quello che ci chiede il mister al meglio possibile”.
Garcia: Posso rispondere che oggi ho avuto paura di perdere due giocatori per infortunio durante la partitella. Non so se va bene come risposta? Per contrasti, ovviamente
Ljajic e Garcia: cosa rappresenta a questo punto della stagione, con lo scudetto come chimera e fuori dalla Coppa Italia e dalla Champions, l’Europa League?
Garcia: “Sapevamo che la Champions non era per noi. Noi vogliamo, lo dico e lo ripeto, superare il girone. Vogliamo andare ai quarti di finale, abbiamo due partite e vogliamo passare il turno. Dopo queste due partite l’obiettivo principale rimane la Champions League”.
Ljajic: “Penso che abbiamo giocato bene in Champions. Abbiamo giocato tutte le partite bene tranne una, poi è stato naturale che siamo usciti. L’Europa League è molto importante per noi vogliamo passare il turno come ha detto il mister, speriamo di fare un buon risultato anche se mancherà ancora una partita”.