Assistenti Civici, sindacati al Governo: “Polizia attende riforma da 30 anni”
Sul tema sono intervenute le associazioni di categoria delle Polizie Locali, con il Coordinatore Romano UGL Marco Milani e il Presidente dell’Arvu Europea Mauro Cordova
Assistenti Civici: non si placano le polemiche su questa figura annunciata nei giorni scorsi. Il prossimo bando per 60000 persone è stato annunciato da ANCI e Governo.
Sul tema sono intervenute le associazioni di categoria delle Polizie Locali, con il Coordinatore Romano UGL Marco Milani e il Presidente dell’Arvu Europea Mauro Cordova. Essi hanno dichiarato: “Dopo aver saputo dell’iniziativa di reperire 60000 volontari incaricati di controllare il rispetto della ‘distanza sociale’, dobbiamo esprimere le seguenti considerazioni.
Le attività di vigilanza e controllo nei luoghi pubblici nel nostro ordinamento, spettano per definizione alle forze di Polizia, Nazionali e Locali, i cui requisiti ed idoneità vengono garantiti dalla Costituzione. Infatti alla Pubblica Amministrazione si accede tramite concorso.
Esprimiamo perplessità anche sulla tempistica di un così elevato numero di ausiliari di Protezione Civile. Infatti ricordiamo che essa è un’istituzione per la gestione dello stato di emergenza. Esso però sembra destinato ad esaurirsi il 31 Luglio“.
Risorse per formare Assistenti Civici e forze dell’ordine sottopagate
“Domandiamo inoltre a Governo ed Associazione Nazionale dei Comuni Italiani se le risorse previste per formare i 60000 volontari annunciati, non sarebbero state più efficienti nel colmare le gravi lacune delle Polizie Locali d’Italia. Anche in considerazione dello straordinario e qualificato contributo prodotto da esse in questi mesi di contrasto al Covid 19.
La necessità di una legge di riforma della categoria attesa da oltre trent’anni, ed un intervento sulle preoccupanti carenze degli organici dei Comuni Italiani, sono i veri temi da affrontare per garantire il rispetto delle regole sul territorio” Concludono i caschi bianchi.